Fastweb sbarca nel mercato dell’elettricità: “Offerta a prezzo fisso e bloccato per 5 anni”

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Milano — Per una volta il telefono non piange: nel giorno in cui Fastweb annuncia il lancio del nuovo servizio per la fornitura di energia elettrica,Tim vince in appello contro il governo una causa miliardaria (con Palazzo Chigi già pronto a ricorrere in Cassazione).

L’offerta luce di Fastweb

Fastweb invece aggiunge l’energia alla sua offerta di servizi telefonici per la clientela retail. «Vogliamo creare un ecosistema domestico – spiega l’ad di Fastweb Walter Renna – l’energia è un mercato dinamico che si sta aprendo, dove i clienti sono insoddisfatti e dove, secondo i nostri calcoli, offriamo un prezzo inferiore del 10-30%». L’offerta, bloccata per 5 anni per chi aderisce subito, comprende tutto, dal trasporto alle tasse, con un bolletta certa e costante, e uno sconto di 5 euro a chi è cliente anche dei servizi fissi o mobili. L’utente potrà controllare in tempo reale i suoi consumi, stimando quelli futuri, per scoraggiare gli sprechi, e in caso di sforamento del massimale incluso nel canone, il prezzo addizionale all-inclusive sarà di 0,45 euro per Kwh. Con quest’offerta in tre anni Fastweb punta a realizzare 150 milioni di ricavi, raggiungendo e fidelizzando oltre 100 mila clienti, e acquistando energia direttamente da alcuni fornitori per poi rivenderla col proprio brand. «Lanceremo un servizio simile anche per le Pmi – dice Renna – e l’idea è di aggiungere altri servizi come questo nel tempo». E questo senza considerare le future sinergie relative all’acquisizione di Vodafone Italia, che sarà perfezionato entro marzo 2025. Su Fibercop, la società della rete primaria di Tim, di cui Fastweb ha il 4,5%, Renna ribadisce: «La nostra posizione non è cambiata se possiamo continuare a svolgere il nostro ruolo industriale resteremo volentieri nella compagine azionaria: questo dipende molto dalla negoziazione con Kkr». Il fondo americano che continua a lavorare sull’acquisizione della rete Telecom e che dovrebbe notificare l’operazione Netco all’Antitrust Ue prima dell’assemblea Tim del 23 aprile.

Tim verso la vittoria, Vodafone già in giudicato

L’altra buona notizia per la società guidata da Pietro Labriola è stata la vittoria in secondo grado in una causa che risale al 1998: a Tim vanno 529 milioni di euro oltre spese e interessi che fanno lievitare il risarcimento a quota un miliardo. Oggetto del contendere un canone di connessione, che ai sensi delle direttive Ue, doveva essere mitigato dopo la privatizzazione del 1997. Palazzo Chigi ha già fatto sapere che ricorrerà in Cassazione, chiedendo di sospendere gli effetti esecutivi della sentenza. Tuttavia Vodafone, per la stessa questione, ha già vinto anche in Cassazione nel 2020, incassando 49 milioni.

La sentenza arriva in un momento di rapporti buoni tra Tim e il Governo, pronto – attraverso il Mef – a rilevare il 20% della rete del gruppo, il 51% di Sparkle e a sostenere attraverso Cdp il rinnovo dell’attuale lista del management guidata da Labriola. In attesa della Cassazione, ieri le azioni Tim hanno incassato un rialzo del 5,19% a 0,23 euro.

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