Forbes, ecco la classifica dei padroni dello sport: tanto calcio, ma il più ricco viene da un altro mondo

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Cinquecentonove miliardi di dollari. È il patrimonio complessivo dei venti proprietari sportivi più ricchi al mondo. Nell’annuale classifica stilata da Forbes, è il miliardario indiano Mukesh Ambani ad aggiudicarsi il primato. Guida la squadra di cricket Mumbai Indians e, con un patrimonio di 83,4 miliardi, ha scalzato dal primo posto l’americano Steve Ballmer, patron della squadra di Nba Los Angeles Clippers. Il totale delle fortune dei primi dieci ammonta a 396 miliardi, il 12% in più dello scorso anno. A far lievitare i conti ci ha pensato un altro statunitense, Rob Walton, erede della catena Walmart. Con una fortuna di 57,6 miliardi di dollari, Walton chiude la top 3 dopo che nel 2022 ha acquistato la squadra di NFL Denver Broncos per la cifra monstre di 4,65 miliardi.

I proprietari sportivi più ricchi

Lo sport più popolare, ma anche il più reddittizio. Nella classifica di Forbes il calcio è lo sport più rappresentato. Quasi la metà dei proprietari sportivi più ricchi possiede infatti azioni di società calcistiche. I club interessati sono dieci, cinque dei quali in Major League Soccer. Sempre più “ultra ricchi” investono nella massima serie statunitense: Forbes stima che ci siano almeno 19 miliardari o membri di famiglie miliardarie con quote di proprietà chiave nei team di MLS.

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Ai piedi del podio troviamo il francese François Pinault e famiglia. Il multimiliardario francese, classe 1936, è presidente onorario del gruppo Kering, che comprende brand di lusso come Gucci, Yves Saint Laurent e Balenciaga. Dal 1998 è proprietario del Rennes, che non ha mai portato oltre il terzo posto in Ligue 1.

Al quinto posto Mark Mateschitz, il figlio trentenne di Dietrich Mateschitz, fondatore di Red Bull, morto nell’ottobre del 2022. Dal padre ha ereditato il 49% della compagnia produttrice della famosa bevanda energetica, oltre alle azioni di due squadre di club, i New York Red Bulls (MLS) e il Lipsia (Bundesliga), e di due scuderie di Formula 1, la Red Bull Racing e l’Alpha Tauri.

Anche il sesto posto è figlio del Vecchio Continente. L’inglese James Ratcliffe, con un patrimonio di 22,9 miliardi di dollari, è il fondatore e il presidente del colosso petrolchimico Ineos. Nel 2019 il gruppo ha acquistato il Nizza (Ligue 1) per circa 100 milioni di euro. Nello stesso anno l’azienda è diventata main sponsor della squadra ciclistica nota in precedenza come Team Sky, sette volte vincitrice del Tour de France. Un anno dopo Ineos figura come azionista al 33% della scuderia di Formula 1 Mercedes AMG F1. Grande tifoso del Manchester United, Ratcliffe sta provando ad acquistare i Red Devils. Se la trattativa dovesse andare in porto, l’uomo più ricco del Regno Unito potrebbe essere costretto a cedere il Nizza. Secondo il regolamento Uefa, infatti, una sola persona non può essere proprietaria di più squadre partecipanti nelle competizioni europee.

L’uomo più ricco del Giappone si prende la settima piazza. Masayoshi Son, fondatore e amministratore delegato della holding finanziaria multinazionale SoftBank, è il presidente della squadra di baseball giapponese Fukuoka SoftBank Hawks. Fino al 2021 deteneva anche alcune quote societarie dell’Inter Miami (MLS).

Chiudono la top 10 tre americani. David Tepper, ottavo, nel 2018 ha acquistato i Carolina Panthers (NFL) per 2,3 miliardi di dollari, ma è anche proprietario del Charlotte FC (MLS). Al nono posto c’è Daniel Gilbert, proprietario di diversi franchise sportivi, tra cui i Cleveland Cavaliers, la squadra di Nba acquistata nel 2005 per 375 milioni di dollari e che ora vale più di 2 miliardi di dollari.

Steve Cohen, decimo, è il proprietario dei New York Mets (MLB) dal 2020. Le sue spese pazze hanno spinto la Major League Baseball a istituire una nuova sanzione fiscale sul lusso, chiamata “Cohen Tax”, pensata appositamente per monitorare le sue abitudini di spesa.

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