Franco Zeffirelli, l’attore Bruce Robinson lo accusa: “Mi molestò mentre facevo la doccia”

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LONDRA – Franco Zeffirelli non potrà difendersi, essendo morto nel 2019 a 96 anni. Ma Bruce Robinson ora lo accusa di molestie sessuali sul set e di essere un “sadico”, in una intervista al Telegraph. Il 77enne attore inglese iniziò la sua carriera interpretando il personaggio di Benvolio proprio nel film Romeo e Giulietta del 1968, l’unica pellicola del regista italiano cui ha partecipato ed enorme successo di pubblico: candidato a quattro Oscar tra cui miglior regista e miglior film, e vincitore di due statuette per la cinematografia di Pasqualino De Santis e i costumi di Danilo Donati.

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Ora, nell’intervista al quotidiano conservatore britannico, Robinson racconta che durante le riprese di Romeo e Giulietta, quando aveva 22 anni, Zeffirelli lo avrebbe molestato: “Venne mentre mi facevo la doccia, si offrì di asciugarmi i capelli. Ma subito dopo mi ritrovai la sua lingua in gola. E poi di peggio”, ma l’attore non scende nei particolari. “Per me Zeffirelli era una persona disgustosa. E sadica nei miei confronti”. Tra le righe, Robinson aveva già ammesso in passato di essersi ispirato proprio a Zeffirelli per Monty: il personaggio omosessuale, predatore e vittima insieme, interpretato da Richard Griffith in Shakespeare a colazione, il suo primo film da regista.

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Robinson, che ha lavorato anche con François Truffaut e Ken Russell, poi fa un paragone con il famigerato produttore americano Harvey Weinstein, in carcere a New York dopo la valanga di accuse di donne contro lui che scatenarono il movimento #MeToo: “Il divano delle molestie può sembrare un cliché ma non arriva dal nulla. I registi cinematografici potenti di norma volevano portarsi le attrici a letto, oggi molto meno. Ma è una cosa davvero ingiusta nei confronti degli attori, che sono vulnerabili in quella situazione. Da giovane, nel mio caso, non era affatto inusuale ricevere avance da registi omosessuali che si aspettavano che tu stessi al gioco…”.

Non è la prima volta che Zeffirelli viene accusato di molestie sessuali dai suoi ex attori. Sei anni fa fu Johnathon Schaech a riferire di aver ricevuto avance sgradite e inappropriate dal regista nel 1993 sul set del film Storia di una capinera. Noto per ruoli in show televisivi come Ray Donovan e Quantico, Schaech, che all’epoca aveva anche lui 22 anni, sostenne in un’intervista a People che il regista lo aveva corteggiato durante le riprese del film e che una volta tentò di avere con lui un rapporto di sesso orale. “Con la scusa di insegnarmi, tentò di sedurmi fin dall’inizio… Mi diceva quanto ero bello, mi raccontava storie incredibili e cosa dovevo fare per essere un grande artista. Capivo che voleva altro da me…”.

Accuse che all’epoca era subito state respinte dal figlio adottivo, Pippo Zeffirelli: “Asserzioni non vere che hanno il sapore di un fumus persecutionis, ma anche di una vera e propria vendetta. Il signor Schaech era stato scelto fra tanti candidati per il ruolo di Nino. Le asserzioni sugli abusi non sono vere. I registi hanno stili diversi e quando hanno a che fare con attori senza esperienze, a volte, sono più esigenti e più pressanti”. E pure Carlo Verdone era intervenuto: “Lasciate in pace Zeffirelli”.

Ma tornando a quel Romeo e Giulietta di Zeffirelli, due mesi fa Olivia Hussey e Leonard Whiting, gli indimenticabili e bellissimi attori inglesi che da adolescenti furono le star del film, hanno resuscitato una azione legale contro la Paramount per una celebre scena di nudo in camera da letto. Ormai ultra-settantenni, i due attori avevano già denunciato nel gennaio 2023 il colosso dell’entertainment ma la causa era stata archiviata un anno e mezzo dopo: nulla nel film di Zeffirelli, aveva stabilito il giudice, arrivava al livello della pornografia infantile. Stavolta, invece, è coinvolta nell’azione legale la società di home video d’autore Criterion Collection che un anno fa aveva distribuito il film in versione Blue-ray.

Olivia Hussey e Leonard Whiting

Olivia Hussey e Leonard Whiting, che avevano rispettivamente 15 e 16 anni al tempo delle riprese, sono dunque tornati ad accusare che la scena in cui, a sorpresa, 55 anni fa Zeffirelli chiese loro di spogliarsi, costituì un “evento traumatico”. Nella causa originaria i due attori avevano chiesto danni per mezzo miliardo di dollari. Hussey e Whiting affermano che il regista aveva assicurato che non avrebbero dovuto spogliarsi ma indossare vestiti color carne nella scena in questione. Solo all’ultimo, Zeffirelli affermò che il film “sarebbe fallito” se i due protagonisti non fossero stati nudi a letto.

“Romeo e Giulietta”, gli attori Olivia Hussey e Leonard Whiting tornano a fare causa a Paramount

In occasione della prima denuncia della coppia, in un’intervista al Guardian, Zeffirelli Junior si era scagliato contro Hussey e Whiting:Zeffirelli stesso era accusato di essere un reazionario precisamente perché, più di una volta, si era espresso contro la pornografia. Le immagini di nudità nel film esprimono la bellezza, il transfer, direi persino il candore del darsi reciprocamente, e non contengono morbosità. È imbarazzante ascoltare che oggi, 55 anni dopo le riprese, due anziani attori che devono la loro notorietà essenzialmente a questo film si sveglino per dichiarare che hanno subito un abuso che ha causato loro anni di ansietà e sconforto emotivo”.

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