Giorgio Napolitano operato all’addome allo Spallanzani di Roma. Il chirurgo: “È sveglio, sta bene”

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ROMA – Il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stato sottoposto a un intervento all’addome all’ospedale Spallanzani di Roma. Le sue condizioni sono ritenute soddisfacenti dai medici. È stata la stessa struttura sanitaria a darne la notizia ieri pomeriggio. “Sta bene ed ha superato l’intervento. Le condizioni sono compatibili con quelle di un paziente della sua età”, ha precisato il chirurgo Giuseppe Maria Ettore del Dipartimento interaziendale dell’azienda San Camillo-Forlanini ed Inmi Spallanzani, uno dei massimi esperti nel campo della chirurgia oncologica. L’operazione è stata condotta con tecnica mininvasiva.

Napolitano si trova attualmente in terapia intensiva, la prognosi è riservata. È vigile, si è svegliato bene, sul resto c’è riserbo. Si sa però che l’intervento non è stato d’urgenza. Napolitano compirà 97 anni il prossimo 29 giugno. È stato presidente della Repubblica due volte, dal 2006 al 2013, e dal 2013 al 2015. Da sette anni è senatore a vita.

Da tempo però si tiene lontano dal Parlamento, com’è avvenuto di recente per la rielezione del presidente Sergio Mattarella. Tuttavia, durante le consultazioni condotte da Mattarella per la nascita del Conte II, nell’agosto 2019, e del governo Draghi, nel gennaio del 2021, è sempre stato consultato telefonicamente dal suo predecessore. In entrambi i casi, seppur assente, volle fare sapere che appoggiava pubblicamente la nascita dei due esecutivi. Da casa seguì “con partecipazione” la cerimonia d’insediamento per il secondo mandato di Mattarella.

Un anno fa, il 4 marzo del 2021, Napolitano era stato condotto all’ospedale Santo Spirito per alcuni accertamenti. A sera era già tornato comunque nella sua abitazione nel rione Monti.
È comunque la seconda operazione da quando ha lasciato la presidenza della Repubblica. Il 24 aprile 2018 venne infatti sottoposto a un intervento chirugico al cuore. Rimase in ospedale, al San Camillo, per 28 giorni. “Seguirò con cura le vostre raccomandazioni»” disse ai medici, ringraziando in particolare il professor Francesco Musumeci, il luminare che lo aveva operato all’aorta. Venne dimesso il 22 maggio. Ieri, quando si è diffusa la notizia in molti hanno voluto fargli gli auguri.

Napolitano ha attraversato da sicuro protagonista sia la prima che la seconda Repubblica. Di famiglia borghese, si iscrisse al Pci giovanissimo a Napoli, in quegli anni fece amicizia con Emanuele Macaluso, grande figura del sindacalismo e della sinistra siciliana, e insieme furono gli esponenti della corrente riformista del Partito comunista. È stato presidente della Camera dal 1992 al 1996 e ministro dell’Interno nel primo governo Prodi.

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