Gran Paradiso, allarme del Parco per i ghiacciai: “Eccezionale carenza di neve, mai così male”

Pubblicità
Pubblicità

La concomitanza di una straordinaria siccità invernale-primaverile, iniziata a novembre 2021 e tuttora in corso, e di un maggio precocemente estivo hanno determinato un’eccezionale carenza di neve sui ghiacciai del Parco nazionale Gran Paradiso. Lo segnala l’Ente parco dopo le rilevazioni sul ghiacciaio del Grand Etrét, in Valle d’Aosta, e il Ciardoney (sorvegliato dalla Società meteorologica italiana) in Piemonte.

Il confronto tra il ghiacciaio del Ciardoney a settembre 1978, cioè nel momento di massima scarsità di neve, e giugno 2022

Il confronto tra il ghiacciaio del Ciardoney a settembre 1978, cioè nel momento di massima scarsità di neve, e giugno 2022  

Sul Grand Etrét l’accumulo di neve medio sul ghiacciaio è risultato di 127 centimetri, valore più basso in assoluto della serie storica e inferiore di circa il 62% rispetto alla media del periodo 2000-2021 (331 centimetri). “Viste le premesse primaverili – segnalano dall’ente parco Gran Paradiso – il ghiacciaio rischia di perdere rapidamente le scarne scorte di neve accumulate e di vedere pesantemente intaccato dalla fusione il suo capitale di ghiaccio”. Situazione analoga sul Ciardoney, dove parte del ghiacciaio potrebbe cominciare a perdere neve entro la metà di giugno con imponenti perdite di massa glaciale durante l’estate.

“La marcata anomalia” riscontrata attraverso rilevamenti su due ghiacciai pone “i presupposti per gravose perdite di massa glaciale nell’estate 2022” viene riferito. Le rilevazioni ghiacciaio del Grand Etrét sono del 26 maggio e quelle del ghiacciaio di Ciardoney del 1° giugno. Sul ghiacciaio del Grand Etrét, i guardaparco del Corpo di sorveglianza specializzato nel monitoraggio dei ghiacciai sono stati costretti a “un lungo avvicinamento a piedi con l’attrezzatura da sci-alpinismo sulle spalle, senza precedenti dall’anno 2000, e hanno potuto calzare gli sci con continuità solo oltre i 2.500 metri di quota”.

I rilievi

I rilievi 

E’ stato accertato, fa sapere il Parco nazionale del Gran Paradiso, che “l’accumulo di neve medio è risultato di 127 centimetri, valore più basso in assoluto della serie storica e inferiore di circa il 62% rispetto alla media del periodo 2000-2021 (331 cm), mentre la densità media della neve è di 416 chili per metro cubo, inferiore di circa l’11% rispetto alla media (468 kg/m3)”. Inoltre l’equivalente in acqua del manto nevoso, 606 millimetri nell’insieme del ghiacciaio, rappresenta un record negativo, pari a -62% della media 2000-2021 (1.587 mm)”.

Sul ghiacciaio di Ciardoney “alla stazione meteorologica sul pianoro davanti al ghiacciaio, a quota 2.850 metri, il manto nevoso è scomparso già il 24 maggio 2022 con un anticipo di un mese e mezzo rispetto alla media dell’ultimo decennio (9 luglio). Le misure di accumulo del 1° giugno sul ghiacciaio hanno confermato la situazione di scarsità estrema con spessori di neve decrescenti da 165 centimetri nel punto più elevato (Colle Ciardoney, 3.120 metri) ad appena 25 centimetri nel settore mediano, equivalenti nel complesso a una lama d’acqua di 390 millimetri – ovvero circa 202mila metri cubi – un quarto del normale (1.579 mm) e minimo della serie iniziata nel 1992, ma ragionevolmente anche su tempi molto più lunghi”.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *