I russi schierano i tank kamikaze riempiti di tritolo per fermare la controffensiva

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Mykolaiv – Dopo i droni kamikaze, anche i carri armati kamikaze pur di fermare la controffensiva ucraina. Sul campo di battaglia di Marinka, nella regione di Donetsk, i russi hanno riempito di tritolo un vecchio tank di fabbricazione sovietica e l’hanno lanciato verso le postazioni avversarie. Il cingolato, probabilmente pilotato da remoto con un radiocomando, è stato fermato da una mina anticarro quando era a un centinaio di metri dall’obiettivo. A quel punto è stato centrato da un razzo ed è saltato in aria: l’esplosione è stata potente e secondo alcuni media russi ha causato delle vittime tra i soldati ucraini. Il governo di Kiev tace sull’episodio, accaduto domenica 18 giugno.
Non è la prima volta che i comandi russi adottano una tattica del genere in scenari bellici: nei giorni scorsi, ad esempio, hanno messo l’esplosivo su un trattore di artiglieria MT-LB. E’ la prima volta, tuttavia, che un filmato girato da un drone riprende in Ucraina i vecchi cingolati imbottiti di esplosivo. Secondo gli esperti, sono i T-54 o un T-55, costruiti dopo la Seconda Guerra Mondiale e troppo obsoleti adesso per essere impiegati in operazioni di assalto contro i moderni carri armati. Perciò le forze armate russe hanno preso ad usarli come contenitori per tritolo, anche perché ne hanno a migliaia che giacciono nei magazzini.
In quello lanciato contro gli ucraini sulla radura di Marinka, punteggiata dai crateri dei colpi di mortaio, hanno posizionato 3 tonnellate e mezzo di esplosivo e 5 bombe Fab-100 da cento chili. L’operazione è stata condotta da un comandante di cui si conosce solo il nome di battaglia: “Bernaul”.

A cura di Fabio Tonacci

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