Il capitano Aponte fa rotta sull’Italia e guarda al turismo dopo treni e logistica

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Milano — Con i prezzi dei noli saliti di circa il 70% da quando è scoppiata la crisi di Suez, la Msc di Gianluigi Aponte continua a macinare profitti da reinvestire in settori attigui al trasporto merci. E negli ultimi tempi si sono intensificati gli investimenti diretti sul suolo italiano, attraverso diverse società che operano nella logistica e nelle infrastrutture. L’ultimo annunciato dal comandante originario di Sorrento, anche se non ancora concluso, è la possibilità di acquisire la Wartsila di Trieste, la società finlandese che produceva motori marini e che ha chiuso licenziando 300 dipendenti. Aponte si è detto disposto a rilevare lo stabilimento di Bagnoli della Rosandra, riassumere tutti i 300 lavoratori e riconvertirlo alla produzione di carri merci. È un’operazione che va nella direzione di valorizzare sempre più le attività a terra restrostanti il Porto di Trieste dove Msc già controlla due moli per lo sbarco delle merci, uno direttamente e uno indirettamente attraverso la società del porto di Amburgo di cui Msc è diventata azionista.

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Il forte interesse nella logistica di Aponte è poi confermato da un’altra operazione non ancora annunciata ma in fase di due diligence. Si tratta della salita in maggioranza nel consorzio G4 che nel 2022 ha vinto la gara d’appalto del valore di 50-60 milioni per la gestione della logistica della Baker Hughes, l’azienda americana che ha acquistato il Nuovo Pignone. La gara prevedeva la creazione, da parte di G4, di un nuovo polo logistico in prossimità dell’interporto toscano Amerigo Vespucci, presso il porto di Livorno, con stabilimento dedicato. L’investimento verrà fatto attraverso la Medlog, la società di Msc specializzata nella logistica, nonostante in un primo momento gli americani non volevano che fosse Aponte ad assicurarsi l’appalto.

Il fondatore di Msc ha poi intenzione di puntare sempre di più sul turismo in Italia. Entro marzo, dopo il via libera da Bruxelles, dovrebbe finalizzare l’acquisizione di Italo, ma è già al lavoro per potenziare il numero di treni in circolazione, che potrebbe salire di una trentina di unità. Inoltre sta studiando con Msc Crociere la possibilità di collegare i punti di sbarco nei porti italiani con collegamenti Bus fino ai centri principali e poi via treno in altre città, attraverso un ticketing unico. Il tassello che manca è quello del trasporto aereo ma sulla privatizzazione di Ita Aponte si è messo alla finestra aspettando di vedere quali condizioni l’Antitrust Ue imporrà a Lufthansa per l’acquisto della compagnia italiana. Pronto a rientrare in gioco se ve ne fosse la possibilità.

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Per completare l’offerta turistica Aponte sta pensando anche agli alberghi e sta sondando il mercato. A Venezia potrebbe fare un’offerta per il Bauer, gioiello nel portafoglio del finanziere austriaco René Benko la cui società Sigma ha presentato a novembre istanza di fallimento. Aponte ha parlato del suo crescente interesse per l’Italia nel suo recente incontro con Giorgia Meloni anche se al momento non ha ancora varato una holding italiana che raggruppi sotto un unico cappello le svariate attività che fanno capo al suo gruppo.

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