Il console italiano a Londra Bellantone: “Passaporti rapidi e sostegno, dopo la Brexit offriamo agli italiani sempre più servizi”

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LONDRADomenico Bellantone, nato a Reggio Calabria 51 anni fa, dal 23 agosto 2022 è console generale d’Italia a Londra, una delle aree più grandi e impegnative della rete diplomatico-consolare del nostro Paese. Ma da qualche giorno è anche il console europeo dell’anno 2023, perché premiato alla Conferenza annuale sui servizi consolari, organizzata a Londra da Embassy Network con il Foreign Office britannico. Motivazione: “Aver trasformato il Consolato Generale d’Italia a Londra in un modello di sostenibilità, accessibilità, inclusività e buone pratiche”.

Una lunga carriera al Ministero degli Affari Esteri, già con incarichi in Libia, Egitto, Usa,Bellantone è arrivato a Londra nel 2022 e oggi nella capitale britannica è coadiuvato dai consoli Rossella Gentile e Alessandro Mignini e da uno staff di 60 persone a tempo indeterminato a cui si aggiungono contratti temporanei ed interinali. La rete consolare italiana nel Regno Unito è completata dalla sede di Edimburgo e, dall’estate 2022, anche da quella di Manchester.

Console, che bilancio trae dalla sua esperienza di oltre un anno?

“Come Consolato, abbiamo erogato nei primi dieci mesi dell’anno 93.710 servizi e a questi bisogna aggiungere 800 cittadinanze, che in genere non contiamo. La media annuale complessiva è di 140mila pratiche. Che, rapportate a 380mila italiani, significa una ogni 2,7 connazionali residenti nel Regno Unito: è un grande risultato”.

Com’è stato gestire l’impatto post Brexit?

“Le conseguenze sono durate a lungo, non solo dalla data di uscita dopo il referendum del 2016 e gli effetti si vedono ancora. A oggi abbiamo ancora circa nuove 1.200 iscrizioni all’Aire ogni mese: in parte persone già residenti oltremanica che ora emergono e si registrano, rispetto al passato quando si era in Ue. In più, metà di questi sono cittadini nuovi, appena arrivati nel Regno per lavoro, perché le grandi aziende finanziarie, i settori della ristorazione e simili, continuano ad assumere italiani, anche se con i visti e le nuove regole post Brexit è più esoso. Per questo i nostri iscritti continuano a crescere, anche perché la comunità italiana nel Regno Unito è molto integrata e difatti abbiamo un numero bassissimo di detenuti. A fine 2022, nella circoscrizione coperta dal consolato di Londra, eravamo 365.700. Adesso, a inizio novembre 2023, siamo a 378.000. Realisticamente, chiuderemo anno a oltre 380mila”.

Cosa rende Londra particolare rispetto ad altre sedi consolari?

“Paesi come Germania e Francia sono nell’Unione Europea, dunque per i connazionali residenti lì c’è mobilita senza problemi. Qui è diverso. Negli Stati Uniti, quando lavoravo lì qualche anno fa, gli iscritti Aire erano meno di coloro che vivono nella circoscrizione del Consolato di Londra”.

Quali sono state le sfide più complicate sinora?

“Quello dei passaporti era senz’altro il settore più in sofferenza. Abbiamo introdotto diverse novità, come i canali privilegiati dedicati a donne incinte, disabili, over 70 e minori. Tutte queste categorie possono presentarsi in consolato “walk-in”, senza appuntamento. Le nostre tre sedi del patronato più il Comites ospitano una volta a settimana il nostro funzionario itinerante, che prende dati e impronte digitali in questi quattro hotspot, poi processiamo i dati e in una settimana mandiamo il passaporto a casa. Tali canali privilegiati e gli hotspot ci permettono di processare tra i 4.000 e 4.500 passaporti in più all’anno, quasi il 10 per cento rispetto al passato. E abbiamo aumentato del 30 per cento gli appuntamenti disponibili”.

Proprio sui passaporti possono arrivare critiche, vista la mole della comunità qui. La situazione sta migliorando?

“Decisamente, anche grazie alle ultime assunzioni. Ora, nel peggiore dei casi, si aspettano in media circa due mesi per il rinnovo o il rilascio del passaporto. Tuttavia, attraverso il centralino, è possibile ottenere appuntamenti anche in uno, due o tre giorni. Per esempio, se un altro residente italiano ha cancellato il proprio appuntamento, o se c’è un’urgenza, abbiamo almeno 20 spot a settimana dedicati a queste situazioni. Tutto ciò ha migliorato molto la situazione. È la nostra missione. Come anche dare maggiore consapevolezza sui servizi che magari non si conoscono, come il rilascio dei passaporti per minori da 0 a 12 anni via posta. Anche qui si va da 2-3 settimane fino a un mese e mezzo nei mesi estivi. Sono prassi consolari che vengono recepite anche in altre sedi internazionali, come Israele. Abbiamo rafforzato anche il rilascio di carte di identità, +25 per cento, 5mila all’anno. Nel 2023 chiuderemo a quasi 6mila, a fronte dei 3200-3300 passaporti circa al mese”.

E ora quali sono le nuove sfide?

“Lanceremo un chatbot per rispondere ai cittadini, siamo una delle sedi pilota, speriamo di vararlo tra dicembre e gennaio 2023. La sfida principale comunque è mantenere questi numeri. L’anno scorso abbiamo fatto il record mondiale di passaporti nella rete italiana di consolati, 41mila. Stiamo andando al massimo e con ulteriore attività di razionalizzazione cercheremo di mantenere il ritmo. Abbiamo poi aperto molti canali di rapporto con l’utenza, io lo chiamo “Canale in ascolto”, su Facebook, Instagram… i risultati sono evidenti anche nelle recensioni su Google Review, dove abbiamo un rating di 4,3 su 5 su base annuale. Ma non è solo il numero: l’utente italiano ci dice cosa va e cosa non va, così abbiamo un collegamento diretto con i cittadini. Quando si esce dal consolato, diamo un QR code al cittadino che connette direttamente a Google Review e si può lasciare una recensione sul nostro operato. Poi pubblichiamo costantemente anche video tutorial, sui sito e sui nostri social, sui servizi consolari. Bisogna aprirsi e comunicare, senza essere arroccati”.

E quali saranno le nuove iniziative del consolato di Londra?

“Abbiamo lanciato il progetto “Con voi”, con varie iniziative sociali per i connazionali. Come la convenzione con la clinica “Italian doctors”: la Chiesa italiana di San Pietro, nel quartiere di Clenkerwell, segnala le persone anziane indigenti cui vengono fornite cure gratuite. Ma anche tutti gli altri connazionali possono ricevere uno sconto del 20 per cento. Nella stessa sede, è prevista una libreria italiana, gratuita, dove si possono scambiare libri. E abbiamo anche una collaborazione con il Mercato Metropolitano: per Natale sono previste tre iniziative di beneficenza per dare pasti gratuiti a famiglie disagiate e regali per i bambini. L’obiettivo è fare del Consolato un luogo sempre più dedicato alla comunità italiana, un luogo dove ritrovarsi”.

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