Il fidanzato di una giovane ostaggio di Hamas ne chiede la mano ai genitori

Pubblicità
Pubblicità

Tanto dolce quanto dolorosa: è la richiesta di matrimonio che Roy Dadon ha rivolto alla sua fidanzatina Daniella Gilboa, ostaggio di Hamas da ormai più di tre mesi ed una delle tre donne apparse nel video diffuso dai terroristi ieri intitolato drammaticamente “il tempo stringe”.

È stato il padre del giovane a raccontare al quotidiano Maariv che suo figlio ventenne Roy, compagno della soldatessa diciannovenne, tre settimane fa ha chiesto ai genitori della ragazza la sua mano, ricevendo da loro il consenso al matrimonio quando lei tornerà in libertà. Subito dopo il ragazzo ha gridato verso il cielo: “Ci sposeremo”. La speranza, naturalmente, è che lei torni a casa presto e viva: “Mio figlio prega tutti i giorni chesi riunisca a lui e alla sua famiglia” dice ancora l’uomo nell’intervista.

Nel video Daniella, insieme alle sue compagne di prigionia Karina Ariev e Doron Steinbrecher accusa lo Stato ebraico di averle abbandonate: e rivolgendosi direttamente al premier Benyamin Netanyahu chiedono la fine della guerra “prima che diventiamo altri cadaveri anche noi”.

Gilboa, originario di Petah Tikva, è stata rapita da Hamas il giorno del massacro dello scorso 7 ottobre. Il fidanzato l’aveva riconosciuta in un video mentre la portavano via, ferita ad una gamba, e avevano dunque la speranza che fosse ancora viva, confermata dal durissimo video. Il padre di Roy ha anche raccontato i sentimenti contrastanti all’interno della famiglia Gilboa dopo aver rivisto la figlia in quelle immagini: “Provano un sentimento di sollievo unito a un sentimento di delusione; sono confusi. Sono stati felici di rivederla, ma sono anche turbati e attualmente chiusi nel loro comprensibile riserbo. Li sosteniamo, augurandoci che ritorni il prima possibile”

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *