Il tour elettorale di Salvini: eventi del suo ministero in giro per l’Italia per fare campagna alla Lega (e il Mit paga mezzo milione)

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Promuovere le iniziative del ministero dei Trasporti con eventi istituzionali in giro per l’Italia e fare campagna elettorale alla Lega. È la soluzione che ha trovato Matteo Salvini, secondo quanto ricostruito dal Fatto Quotidiano. Eventi pagati con soldi pubblici e programmati fino a maggio. Uno schema già sperimentato per le diverse Regionali e costato oltre 50 mila euro a evento. Che peserà sulle casse dello Stato più di mezzo milione senza toccare i conti della Lega.

Il programma del tour “L’Italia dei sì” è di andare prima di giugno in tutte le regioni del Paese in vista delle elezioni europee. Il giro ha già toccato sette città, cinque di queste erano in campagna elettorale: da Cagliari dove si sono appena concluse le Regionali a Pescara e Potenza (dove si voterà a breve sempre per scegliere il governatore). A ottobre scorso è stata la volta di Trento e Bolzano (poco le rispettive elezioni provinciali), poi Bari e Milano costate più di 200 mila euro, come riporta il Fatto.

Dal catering agli allestimenti, a organizzare ogni evento è Ram spa, una società controllata dal ministero di Salvini. Compreso quello del 26 gennaio in Sardegna – prima del voto di dieci giorni fa dove è stata eletta governatrice la candidata del centrosinistra Alessandra Todde – realizzato per parlare dei progetti del ministero ma servito a lanciare la campagna per Paolo Truzzu, il rivale del centrodestra poi sconfitto, come scrive ancora il Fatto, per un totale di quasi 53 mila euro più Iva (compresi gadget e buffet). Qualche numero: dall’affidamento da 23.300 euro a BePop Srl, società con sede a Napoli amministrata dall’esperta di comunicazione Eugenia Russo, ai souvenir, location, fino all’allestimento tecnico di quasi altri 20mila euro.

In totale sono 12 gli eventi (due già avvenuti a Potenza e Pescara e altri cinque in programma nei prossimi tre mesi), se per ciascuno si spenderà circa 50 mila euro, a fine tour “L’Italia dei sì” sarà costato oltre 600 mila euro di soldi pubblici. Senza toccare le casse del partito.

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