Impronte, piste e indizi. La scienza protagonista sulla scena del crimine

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«Io ho sempre ragione. Succede tanto invariabilmente che me ne stupisco io stesso», parola di Hercule Poirot. Nei romanzi di Agatha Christie il geniale investigatore francese — pardon, belga — riesce sempre a risolvere i misteri più astrusi con il solo ausilio delle sue cellule grigie. Ma nel mondo reale spesso agli inquirenti viene in soccorso la scienza. Per scoprire le ultime tecniche investigative, sempre più sofisticate, da oggi in edicola con Repubblica o Le Scienze (a 9,90 euro oltre il prezzo del quotidiano) arriva la collana Scienza&Crimine. Dodici volumi, uno al mese, dove per la prima volta professori universitari, specialisti del Ris dei carabinieri e della Polizia scientifica svelano i metodi e gli strumenti delle loro indagini, ricostruendo il percorso che ha guidato le ricerche nei casi di cronaca nera più famosi, dal mostro di Firenze a Yara Gambirasio. Fisica, biologia e chimica, ma anche psichiatria, statistica, persino geologia: oggi sono tante le discipline che possono fornire un contributo cruciale alla soluzione dei delitti più complessi.

L’intervista a Fulvio Cruciani, genetista: “Fiction e realtà ormai si toccano. La svolta è arrivata con l’analisi del Dna”

Il primo volume, in edicola oggi —La scena del crimine e le ricostruzioni 3d — firmato da Alisia Signorile e Martina Torta, spiega l’importanza del giusto approccio alla scena del crimine e della sua corretta gestione da parte dell’investigatore, attraverso le scienze forensi, cioè grazie all’applicazione di tecniche e procedimenti scientifici alle indagini tradizionali. Perché se è vero che l’assassino lascia sempre delle tracce sul luogo del delitto, allora diventa fondamentale riconoscerle, raccoglierle, esaminarle e interpretarle nel modo giusto. E distinguere gli indizi rilevanti da quelli che non c’entrano nulla con il delitto rappresenta uno dei punti più importanti delle indagini, su cui nei processi spesso si confrontano l’accusa e la difesa.

La collana è curata da Fulvio Cruciani, professore di Genetica umana e forense all’università La Sapienza di Roma e da molti anni collaboratore del Ris dell’Arma. Il secondo volume, in edicola il 29 aprile, è dedicato al Criminal profiling, cioè a quell’insieme di tecniche che servono a definire un profilo psicologico e comportamentale del criminale, e che quindi possono aiutare moltissimo gli investigatori a individuare il colpevole. Appuntamento da oggi in edicola.

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