Inter-Roma, Mourinho ignorato a San Siro

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MILANO – Ignorarsi per novanta minuti. Ma dandosi appuntamento alla fine, per ricongiungersi come farebbero due fidanzatini che si ritrovano da adulti. José Mourinho e il pubblico interista avevano altro per la testa, al fischio d’inizio di Inter-Roma. Quando il megafono dello stadio ha scandito il nome dell’allenatore portoghese, nessuno s’è sognato di accompagnarlo con entusiasmo: un silenzio, qualche mugugno che era l’eco dei fischi alla panchina romanista (succede in tutti gli stadi, alle formazioni degli avversari), ma nessun boato, nessuno slancio.

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Prima, qualche applauso aveva accompagnato l’ingresso in campo del guru di Setubal, indimenticabile profeta del triplete nerazzurro del 2010. Ma ora a Milano l’obiettivo è concentrato sul presente: uno scudetto da vincere. Così, anche José ha “meritato” un assaggio di indifferenza, anche se da queste parti non sarà mai tale. 

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Ma nemmeno lui, José, ha dato particolari segnali: il riscaldamento lo ha passato in campo, alzando ogni tanto lo sguardo, come a riassaporare vecchie sensazioni. Ma senza saluti alle tribune, senza gesti evidenti. In fondo, la sua Roma è nel vivo di una stagione che potrebbe ancora riservargli piacevoli sorprese. E quindi, meglio fingere di non sentire l’effetto che fa tornare a casa. O almeno di rimandare i saluti più affettuosi per la fine, quando la rivalità lascerà il posto all’amore incondizionato. 

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