Italia in giallo: da Van Gogh ad Artemisia ecco le mostre da non perdere

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Con l’Italia quasi interamente in zona “gialla” (ne restano escluse Umbria, Puglia, Sicilia, Sardegna e Provincia di Bolzano),  in questi giorni riaprono al pubblico la maggior parte delle mostre e dei musei. E, benché in misura ancora molto prudente, prende avvio la nuova stagione espositiva. Alcune città ne sono apripista: come Milano, con il debutto il 5 febbraio de “Le signore dell’arte”; Roma, dove si inaugurano le mostre “Radici” di Josef Koudelka all’Ara Pacis e “L’ora dello spettatore” a Palazzo Barberini; Genova, dove sarà possibile assistere – non solo visitare – all’installazione di Davide Livermore, “Edipo: io contagio”.  Sono occasioni nuove, inedite, che impreziosiscono l’ordito permanente, e precedente, delle offerte culturali, esteso lungo tutta la penisola. Le si può scoprire solo nei giorni feriali, e non nel fine settimana, con diverse modalità di prenotazione. Per gli orari è necessario consultare i rispettivi siti online o telefonare.

Piemonte

Fino a venerdì 5 febbraio il Museo Egizio di Torino offre l’ingresso gratuito a tutti i visitatori (museoegizio.it). Alla Reggia di Venaria si torna a scoprire la Giostra di Nina di Valerio Berruti, i Giardini e la mostra dedicata al fotografo Paolo Pellegrin, “Un’antologia”. Camera, Centro per la Fotografia di Torino (camera.to), propone invece la mostra “Paolo Ventura. Carousel”, prorogata al 28 febbraio. Le Sale Chiablese dei Musei Reali ospitano “Capa in color”, prorogata fino al 30 maggio. Aperti anche la Gam, il Mao e Palazzo Madama.

La Fondazione Merz ha prorogato fino a fine mese la mostra “Push the limits”, che raccoglie le voci di diciassette artiste, riunite intorno al tema del superamento del limite, con opere di Jenny Holzer, Shirin Neshat, Barbara Kruger, Chiharu Shiota, Sophie Calle.

Alle Officine Grandi Riparazioni si sta allestendo la mostra curata dall’artista statunitense Jessica Stockholder, “Cut a rug a round square”. Stokholder ha scelto alcune opere della Fondazione La Caixa di Barcellona e altre della Fondazione Crt conservate nei musei cittadini della Gam e Castello di Rivoli  (Vito Acconci, Monica Bonvicini, Ed Ruscha, Marlene Dumas, Richard Tuttle, Tracy Emin), e le ha ricomposte in un itinerario che indaga la pittura, i suoi contorni e le sue espansioni, dando vita a un’unica, estesa installazione: l’inaugurazione è prevista per l’11 febbraio.

Lombardia

“Le signore dell’arte” sono Artemisia Gentileschi e Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana e Elisabetta Sirani, Ginevra Cantofoli, Fede Galizia e Giovanna Garzoni, e altre meno conosciute come la romana Claudia del Bufalo e la siciliana Rosalia Novelli: figlie, mogli o sorelle d’arte, pittrici vissute nel Cinque e Seicento che seppero imporsi per la maestria, lo stile, la potenza dei loro dipinti, imprenditrici di sé stesse, viaggiatrici in un’Europa delle corti flagellata dalle guerre. A loro è dedicata la mostra “Le signore dell’arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600”, a cura di Anna Maria Bava, Gioia Mori e Alain Tapié, che si inaugura venerdì 5 febbraio a Palazzo Reale a Milano (fino al 6 giugno 2021).

Il Pirelli Hangar Bicocca riapre con visite gratuite e senza prenotazione alla mostra di Chen Zhen, “Short-circuits”, e all’installazione permanente “I Sette Palazzi Celesti 2004 – 2015” di Anselm Kiefer; il 17 febbraio è prevista l’inaugurazione di “Digital Mourning” di Neïl Beloufa, a cura di Roberta Tenconi, la mostra che segna il debutto in Italia dell’artista franco algerino.  

In  Triennale la mostra da non perdere è l’omaggio a Enzo Mari e ai suoi sessant’anni di design interrotti il 19 ottobre 2020: con la cura di Hans Ulrich Obrist e Francesca Giacomelli, fino al 18 aprile, accosta una sezione storica e i contributi di artisti e progettisti da Adelita Husni a Mimmo Jodice, da Tacita Dean a Nanda Vigo. Sempre in Triennale si può ancora visitare “Claudia Andujar e la lotta Yanomami” con le foto della fotografa brasiliana dedicate alle popolazioni amazzoniche.

Porte aperte anche per le sedi delle Gallerie d’Italia (www.gallerieditalia.com): a Milano si visitano “Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa”, prorogata fino al 2 maggio 2021, e “Ma noi ricostruiremo”. La Milano bombardata del 1943 nell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo”,  prorogata fino al 16 maggio 2021.

Liguria

Davide Livermore è dallo scorso anno direttore del Teatro Nazionale di Genova, oltreché essere regista d’opera e di prosa, e per il Sottoporticato di Palazzo Ducale, a Genova, ha ideato una mostra performativa, “Edipo: io contagio”, visibile da mercoledì 3 febbraio. Il punto di partenza è “Edipo Re” di Sofocle, la pestilenza; il punto d’arrivo una installazione che si distribuisce in sei stanze, con elementi scenografici di forte impatto emozionale provenienti dagli allestimenti di quattro opere liriche e la recitazione di dodici performer.  

Oggi stesso riapre al pubblico, sempre a Palazzo Ducale, “Michelangelo divino artista” (fino al 2 maggio): nelle dieci sezioni della mostra, con la cura di Cristina Acidini, opere d’arte e documenti ricostruiscono una biografia artistica straordinaria. Ad essa si richiama la mostra “Dar corpo al corpo”, che verrà inaugurata mercoledì 3 febbraio alla Wolfsoniana di Genova Nervi con opere del Novecento italiano e artisti diversamente legati alla lezione michelangiolesca, come Adolfo De Carolis e Plinio Nomellini.

Veneto

La Collezione Guggenheim di Venezia (guggenheim-venice.it) riaprirà al pubblico l’11 febbraio e nella stessa giornata si potranno di nuovo visitare anche le due mostre di Palazzo Grassi, “Cartier-Bresson. Le Grand Jeu” e “Yussef Nabil. Once upon a Dream”, solo il giovedì e venerdì fino a venerdì 26 febbraio 2021. Dall’8 febbraio, riaprono le Gallerie dell’Accademia.

Al momento fino al 12 febbraio, si può di nuovo visitare, al Centro San Gaetano di Padova, la mostra “Van Gogh. I colori della vita”, a cura di Marco Goldin. Sempre a Padova, a Palazzo Zabarella, da domani riapre anche la mostra “I Macchiaioli”  (fino al 18 aprile).

A Palazzo Roverella di Rovigo (fino al 14 marzo 2021) si visita “Marc Chagall. Anche la mia Russia mi amerà”, con 70 opere da collezioni private e dai musei di Mosca e San Pietroburgo, di Madrid e Parigi.

Emilia-Romagna

Da domani, 2 febbraio, si può di nuovo entrare a Palazzo Albergati, a Bologna, dove è allestita “Monet e gli Impressionisti. Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi”.  

La mostra da non perdere per nulla al mondo è “La riscoperta di un capolavoro”, a Palazzo Fava, dov’è ricomposto solo fino al 15 febbraio il Polittico Griffoni di Francesco del Cossa ed Ercole de Roberti.

A Palazzo Pallavicini da domani, 2 febbraio, è possibile riscoprire “Vittorio Corcos. Ritratti e Sogni” (fino al 27 giugno 2021).

Da domani si torna anche nelle sale di tutti i musei civici, tra i quali l’Archeologico, il Mambo, il Medievale e le Collezioni d’Arte.

E Parma, capitale della cultura restituisce allo sguardo del pubblico tutte le mostre del suo programma. Tra queste, al Battistero, “I mesi dell’Antelami. Il tempo della natura, il tempo delle stelle e il tempo dell’uomo”: le sculture dei 12 mesi, dei segni zodiacali e di due stagioni, abitualmente collocate sulla prima galleria a 15 metri d’altezza, sono state ora spostate sul piano terreno, all’altezza dello sguardo del visitatore.

Toscana

Alle proposte di mostre e musei aperti al pubblico da gennaio, si aggiunge, da lunedì 8 febbraio, nelle due sedi di Fondazione Pistoia Musei, a Palazzo Buontalenti e all’Antico Palazzo dei Vescovi, anche la mostra “Aurelio Amendola. Una antologia. Michelangelo, Burri, Warhol e gli altri”. Oltre duecento immagini testimoniano l’arco dell’intera carriera e dei molteplici interessi del fotografo toscano.

Lazio

Da oggi a Roma riapre al pubblico Palazzo Barberini, sede delle Gallerie Nazionali di Arte Antic, e sono di nuovo visibili non solo le collezioni, ma anche tre esposizioni temporanee. Attraverso 25 capolavori provenienti anche dalla National Gallery di Londra, Prado di Madrid, Rijksmuseum di Amsterdam e gli Uffizi di Firenze, “L’ora dello spettatore. Come le immagini ci usano”, a cura di Michele Di Monte, fino al 5 aprile 2021 indaga le forme di quel tacito dialogo che si stabilisce tra l’opera d’arte e il suo spettatore, elaborate nella pittura tra Cinquecento e Settecento, da artisti come Rembrandt, Giandomenico Tiepolo, Guercino, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana.

All’Ara Pacis prende forma in “Radici” lo straordinario viaggio fotografico di Josef Koudelka in alcuni dei più rappresentativi e importanti siti archeologici del Mediterraneo.

Ai Mercati di Traiano si inaugura il 4 febbraio la mostra “Napoleone e il mito di Roma”: ideata per il bicentenario della morte di Bonaparte, ripercorre il rapporto che Napoleone ebbe con i modelli del mondo classico e l’uso dell’arte imperiale nella propaganda politica (fino al 30 maggio 2021).

E riapre al pubblico, a Palazzo delle Esposizioni, l’edizione 2020 della Quadriennale d’arte, “FUORI”, a cura di Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol, prorogata fino a primavera (www.quadriennale2020.com).

Campania

Alle proposte dei Musei di Capodimonte, dell’Archeologico, del Madre di Napoli, aperti al pubblico fin dal 21 gennaio, si è aggiunta l’inaugurazione del rinnovato Antiquarium di Pompei (pompeiisites.org). Richiamandosi all’originaria concezione museale di Amedeo Maiuri, restituisce la storia di Pompei dall’età sannitica fino alla eruzione del 79 d.C.. Con gli affreschi della Casa del Bracciale d’oro, gli argenti di Moregine o il triclinio della Casa del Menandro, sono esposti anche i rinvenimenti dei più recenti scavi condotti dal Parco Archeologico: i frammenti di stucco delle fauces della Casa di Orione, il tesoro di amuleti della Casa con Giardino, gli ultimi calchi delle vittime dalla villa di Civita Giuliana.

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