La procuratrice delle suore fa sparire 553 mila euro dai loro conti correnti: regali a parenti e rette ai nipoti, 68enne indagata per truffa

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Ha svuotato le casse dell’ente religioso che avrebbe dovuto rappresentare e tutelare. E lo ha fatto comprando regali ai parenti con i soldi della congregazione, pagando le rette scolastiche dei nipoti e, soprattutto, a suon di bonifici che dai conti correnti delle suore arrivavano dritti su quelli intestati a una sua azienda.

Per questo motivo adesso Lucia De Cristofaro rischia di finire a processo. Il sostituto procuratore Francesco Basentini ha infatti concluso le indagini. E accusa la 68enne di truffa e appropriazione indebita.

L’indagata, secondo quanto ricostruito dalla procura, qualche anno fa era la procuratrice speciale di una Rsa, la Casa delle religiose di Nostra Signora del Sacro Cuore di Issoundun.

In pratica gestiva la residenza sanitaria. Non le bastava. Voleva fare un salto di qualità prendendo in affitto la struttura. Dopo un’iniziale trattativa le cose però non sarebbero andate secondo i piani.

Si era accorta infatti che non solo le suore non volevano concedere in affitto la Srl, ma avrebbero desiderato anche toglierle ogni incarico a causa di una serie di “anomalie gestionali”, recita il capo d’imputazione.

L’indagata non si sarebbe arresa. Ha costituito una società a responsabilità limitata: la Casa delle Religiose del Sacro Cuore.

Poi ha fatto finta di non aver visto la raccomandata con cui la congregazione diceva di voler porre fine alle trattative per l’affitto. Ed ha firmato, senza alcuna autorizzazione, un contratto tra la Rsa che rappresentava e l’azienda che aveva fondato.

In pratica un contratto con se stessa per “l’affitto della struttura di ospitalità sanitaria”. Il tutto non dicendo nulla all’ente ecclesiastico proprietario. Così ha continuato a gestire la Rsa e i suoi conti. E da quei conti ha pagato la retta scolastica ai nipoti, ha comprato regali ai parenti e ha prelevato migliaia di euro. Anzi centinaia di migliaia di euro.

“Il 9 febbraio 2022, ossia pochi giorni prima della revoca della procura generale – si legge negli atti – disponeva di cinque operazioni di giroconto….a favore della società Rsa casa delle religiose del sacro cuore srl per un totale di 340 mila euro”.

Secondo la procura avrebbe versato i soldi della congregazione che gestiva alla società che aveva fondato. E lo avrebbe fatto anche altre due volte: un versamento da 117 mila euro e uno da 80 mila euro. Per un totale di 553 mila euro.

Una somma che adesso però le potrebbe costare un posto riservato nel banco degli imputati, in un’aula del tribunale penale di piazzale Clodio.

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