Le Maire riceve Lindner: verso accordo al 100% su patto Ue. “Anche Italia finalmente allineata”

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Parola fine su uno stallo che sembrava impossibile da risolvere. Questo “accordo al 100%” tra Francia e Germania sul patto Ue di stabilità e crescita “sono sicuro” che “lo avremo stasera”: lo ha detto il ministro francese dell’economia, Bruno Le Maire, nel corso di un punto stampa congiunto a Parigi con l’omologo tedesco Christian Lindner.

E il colpo di scena questa volta riguarderebbe anche l’Italia. “Abbiamo lavorato molto con i nostri amici italiani, in particolare con il ministro delle Finanze Giorgetti. Penso che siamo esattamente sulla stessa linea con l’Italia ed è anche un’ottima notizia che la Francia, la Germania e l’Italia siano finalmente allineate con questa nuova regola del patto di stabilità e crescita”. Lo ha affermato il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, in un punto stampa al Bercy con l’omologo tedesco, Christian Lindner, alla vigilia dell’Ecofin straordinario di domani.

“Desidero ringraziare calorosamente la presidenza spagnola, la nostra amica Nadia Calvino, che ha svolto un lavoro del tutto eccezionale per costruire il consenso tra i 27 Stati membri dell’Unione europea su questo nuovo Patto di Stabilità e crescita che, ripeto, è un passo storico nel rafforzamento dell’identità e sovranità dell’Europa”, ha aggiunto.

Lindner: “Questa intesa permetterà altri sì”

“Abbiamo parlato molto intensamente negli ultimi due anni, negli ultimi mesi e ancora più intensamente nelle ultime settimane. Abbiamo avvicinato le posizioni tedesca e francese. Crediamo che un’intesa franco-tedesca permetterà anche ad altri di dire sì, siamo d’accordo su questa proposta”. Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, in un punto stampa a Parigi con l’omologo francese, Bruno Le Maire, sulla riforma del Patto di stabilità e crescita.

“Un grande cambiamento è derivato dal fatto che le soglie di sicurezza di cui abbiamo bisogno per la riduzione del deficit e del debito sono ora di comune accordo e che abbiamo trovato un modo in cui il braccio correttivo del Patto di stabilità, vale a dire le procedure di disavanzo eccessivo, non debba essere toccato nel testo giuridico, ma vi sono flessibilità per alcuni casi che dovrebbero essere utilizzati. E quella potrebbe essere una landing zone comune“, ha spiegato. “Alcune questioni tecniche necessitano di essere chiarite: dobbiamo ancora concordare alcuni numeri, ma sono estremamente fiducioso che riusciremo a raggiungere questo obiettivo stasera e che ne porteremo molti altri con noi lungo il percorso”, ha assicurato Lindner.

“Colloquio con Giorgetti, stabilità è importante”

“Abbiamo avuto un colloquio oggi con il nostro collega italiano – spiega Lindner – e sono fiducioso che si possa raggiungere un accordo politico” sulla riforma del Patto di stabilità “nella riunione straordinaria dell’Ecofin di domani”.

Francia determinata a risanare i suoi conti pubblici

Prima della riunione a porte chiuse con Lindner, Le Maire sottolinea che “la Francia è totalmente determinata a risanare i suoi conti pubblici, ad accelerare il suo disindebitamento e a risanare i suoi deficit”.

Al tempo stesso, continua il ministro a Bercy, “sarà un patto di crescita, perché vediamo bene che siamo in un momento della storia europea in cui abbiamo bisogno di investire, in particolare, nella decarbonizzazione della nostra economia e nella difesa per garantire la sicurezza sul nostro territorio”.

“Voglio ribadirlo – conclude Le Maire – un accordo al 100% tra Francia e Germania dovrebbe essere raggiunto questa sera sulle nuove regole del patto di stabilità e crescita. E’ una eccellente notizia per tutti gli Stati europei”.

Lindner: “Non accetteremo regole non credibili sul debito”

Ma Lindner avverte: “La Germania non accetterà regole che non sono rigide, nel senso credibili, sufficienti ed efficienti” per il rientro del debito. Penso che avremo questa landing zone: consentiamo gli investimenti, manteniamo uno spazio fiscale per le riforme strutturali, ma rispetto alle vecchie regole le nuove porteranno ad un abbassamento del deficit, le vecchie non erano rigorose nell’applicazione”, aggiunge Lindner.

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