Maturità, un brano di Seneca al classico per la prova di latino. Allo scientifico, lo studio di due funzioni e un dado truccato

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Un brano di Seneca che si rivolge all’amico Lucilio: questa la prova decisa dal ministero dell’Istruzione per l’esame di latino al liceo classico.

“Chi è saggio non teme il volgo”: cercare il favore della folla non porta felicità ma alla rovina. Seneca mostra all’amico Lucilio come i precetti della filosofia possano guidare alla virtù in mezzo ai falsi valori.

Al maturando, oltre alla traduzione, nella seconda parte del compito è chiesta la comprensione e l’interpretazione del testo, l’analisi linguistica e stilistica, un approfondimento e riflessioni personali sul tema. La durata massima della prova è di 6 ore.

La soluzione di due problemi attraverso lo studio delle funzioni è stata proposta al liceo Scientifico. Per quanto riguarda gli 8 quesiti della prova di matematica del liceo scientifico, diversi di questi riguardano l’analisi matematica – dall’applicazione del Teorema di Rolle allo studio degli zeri di una funzione – combinati con alcuni di geometria (dimostrazioni su triangoli e parallelepipedi) e di geometria analitica. Infine un quesito sul calcolo delle probabilità, inerente un dado truccato.

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