Meloni alle Foibe, primo premier a Basovizza: “Chiediamo perdono, colpevole silenzio”

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“Siamo qui a chiedere ancora perdono a nome delle istituzioni di questa Repubblica per il colpevole silenzio che per decenni ha avvolto le vicende del nostro confine orientale e per rendere omaggio a tutti gli istriani i giuliano-dalmati per rimanere italiani decisero di lasciare tutto, case, beni, terreni per restare con l’unica cosa che i comunisti titini non potevano togliere loro e cioè l’identità”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in visita al Monumento nazionale di Basovizza per il Giorno del Ricordo delle vittime delle Foibe.

“È la prima volta in questa veste anche sono stata a Basovizza molte volte. Credo che fosse un atto dovuto anche perché scopro che un presidente del Consiglio non era mai stato alla celebrazione di Basovizza”.

“Penso che sia una bellissima iniziativa, quella che inauguriamo oggi, del treno che percorre come una sorta di museo lungo tutto il territorio nazionale la vicenda delle foibe e dell’esodo, anche per sanare la vergogna di esuli che con un treno arrivavano per restare italiani in Italia e non venivano esattamente ricambiati con lo stesso amore”.

“Sono molto fiera di questo lavoro, come del museo del ricordo che nascerà a Roma – ha aggiunto – proprio perché non è una storia che riguarda un pezzo di confine italiano ma l’Italia nel suo complesso”. Esserci, ha ribadito, è “un’emozione diversa per quello che la presenza di un presidente del Consiglio racconta e significa. Per me sempre stato molto emozionante, credo fosse a maggior ragione importante esserci in questa veste”.

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