Mondiale femminile, le giocatrici dell’Italia si sfogano dopo l’eliminazione: “Poca fiducia, mai messe nelle condizioni di fare bene”

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Le azzurre non ci stanno. Dopo la cocente eliminazione dell’Italia al Mondiale di calcio femminile in Australia e Nuova Zelanda, con la sconfitta al 92’ contro il Sudafrica, hanno diffuso via social network un comunicato scritto e condiviso assieme dove sembra che il gruppo voglia replicare in maniera diretta alle parole della ct Milena Bertolini.

Bertolini: “Il nostro avversario eravamo noi stesse”

L’ormai ex allenatrice della nazionale, in scadenza di contratto, subito dopo la sconfitta aveva detto: ”Non credo che a questo gruppo mancasse l’intesa, le ragazze stanno bene tra loro. È invece subentrata un po’ di paura, i cinque gol presi contro la Svezia ci hanno tolto delle certezze. Avevamo iniziato bene, poi dopo l’autogol c’è stata un po’ di paura. L’avversario principale non era il Sudafrica, ma noi stesse”. Nel mirino, insomma, era finita la nazionale. Nessuna ammissione di responsabilità, nessun mea culpa. E questo, evidentemente, ha scosso le giocatrici che hanno voluto rispondere unite.

Le giocatrici dell’Italia: “Sentita poca fiducia”

“Ieri sera sono state fatte tante dichiarazioni, ma l’unica che condividiamo e sentiamo nostra riguarda l’intesa che si è creata tra noi – si legge nella nota diffusa dalle ragazze e firmata con ‘le calciatrici della Nazionale’ – Non abbiamo mai avuto paura, ma solo sentito poca fiducia. Tutto questo non è bastato perché in campo evidentemente è mancato qualcos’altro. ln nazionale c’è un blocco di 16 ragazze di Roma e Juventus che hanno fatto qualcosa di importante in Champions League. Pensiamo sia dunque lecito domandarsi come mai, una nazionale formata da quel blocco di giocatrici, impreziosito da calciatrici di altri club importanti e da giovani di talento, faccia così tanta fatica prima a un Europeo e poi a un Mondiale”.

La lettera prosegue: “Noi ragazze ci abbiamo sempre messo la faccia senza mai tirarci indietro. Mai. Prendendoci le nostre responsabilità, sempre. Questa volta, però, ci teniamo ad esprimere anche il nostro punto di vista. Il rammarico è ancora molto forte perché la voglia di riscatto in questo nostro mondiale era tanta. Sapevamo di arrivare da un europeo deludente e abbiamo imparato dai nostri errori. Siamo convinte che avremmo potuto ottenere risultati diversi se solo fossimo state messe nelle condizioni di poterlo fare. Noi lavoreremo ancora più duro per migliorarci a livello internazionale ma dato che dagli errori si può sempre imparare ci auguriamo un futuro più presente, all’altezza della crescita del nostro calcio per riuscire ad esprimerci al 100% e rappresentare il nostro Paese al meglio delle nostre possibilità”.

Azzurre al Mondiale, Figc assente

Quest’ultima parte, nello specifico, pare fare riferimento soprattutto alla mancanza di sostegno da parte della Federazione. Anche simbolico. In Australia e Nuova Zelanda, infatti, nessun dirigente della Figc era al seguito delle ragazze e, causa “impegni improrogabili che richiedevano la presenza nei consigli federali”, con la nazionale era presente soltanto il capo delegazione. Assenze pesanti, che hanno infastidito le azzurre che ancora una volta si sono sentite messe da parte.

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