Un elicottero sorvola i giardini di Castel Sant’Angelo. Elon Musk sta per arrivare ad Atreju, la festa nazionale di Fratelli d’Italia. Il patron di X scende da una Tesla bianca super blindata e fa il suo ingresso alla kermesse tra manifesti che recitano “Benvenuto orgoglio italiano”. La sala dove parlerà è stracolma, l’intervista sarà proiettata anche in un altro tendone e nei maxi schermi. I militanti meloniani sono qui per il super miliardario che sale sul palco con uno dei suoi undici figli, lo prende in braccio e lancia un messaggio che appare come uno spot della natalità: “Per favore, fate più italiani”. Insieme al tema dei migranti, che “non possono risolvere il calo demografico”, è questo il cuore dell’intervento di Musk alla festa di FdI, che fa della politica a favore delle nascite la sua battaglia identitaria e ha trovato in questo ospite, arrivato dagli Stati Uniti, un simbolo globale.
La premier Giorgia Meloni applaude e sorride soddisfatta seduta in prima fila con accanto Santiago Abascal, leader del partito di estrema destra Vox da un lato, e il primo ministro socialista dell’Albania Edi Rama dall’altro. Schierati ci sono anche tutti i ministri meloniani del governo. Il popolo di Atreju è osannante, chi sventola una bandiera dell’Italia, chi con le mani forma un cuoricino, chi si alza e urla “Musk, bravo. Vieni in Italia”, quando il patron di Tesla afferma che “l’Italia è un bellissimo Paese in cui investire, è un grande Paese ma vorrei sottolineare che mi preoccupa il tasso di natalità così basso”. E poi aggiunge: “Se un’azienda investe in Italia si chiede ‘se la forza lavoro diminuisce chi lavorerà mia azienda?’”. Quindi, secondo Musk, se gli italiani non faranno più figli “la loro cultura scomparirà perché l’Italia è fatta dagli italiani, dalle persone e senza le persone le culture scompaiono. Quindi, fate più figli”. E via con un applauso quasi assordante.
Musk si dice favorevole all’immigrazione purché sia legale “che va aumentata, mentre bisogna fermare quella illegale. Devi dare il benvenuto a chi arriva, è onesto, vuole entrare a far parte della cultura e lavora duro ma serve un processo di approvazione” per gli ingressi. Se “non c’è nessun filtro come fate a sapere chi sta arrivando? Non sto dicendo che tutti gli immigrati illegali siano criminali, la maggior parte sono integerrimi ma bisogna avere un processo, altrimenti non si può dire che siano persone corrette”. Musica per i meloniani.
Quindi il tema ambiente. “Sono un ambientalista, ma non dovremmo demonizzare petrolio e gas nel medio termine”, dice ancora Musk, secondo cui “si sta esagerando, nel breve periodo, sui cambiamenti climatici”. E poi una critica agli ambientalisti che fanno perdere “la fiducia nel futuro. Dobbiamo continuare ad avere speranze”. Standing ovation in sala mentre Musk a pungo chiuso urla: “Go Humans! Team Humanity”.
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