Napoli-Salernitana 2-1, Rrahmani al 96’ decide il derby campano

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NAPOLI – Vittoria all’ultimo respiro e in rimonta (2-1) per il Napoli nel derby al Maradona con la Salernitana, che era passata in vantaggio con Candreva. Poi il rigore alla fine del primo tempo di Politano e la rete decisiva nella ripresa di Rrahmani in pieno recupero. Salvo Mazzarri e contestazione evitata in extremis. Gli azzurri in grande emergenza hanno trovato questa volta la forza per reagire. Bene per un tempo la squadra di Pippo Inzaghi, troppo remissiva però nella ripresa.

«La cronaca della partita»

Mazzarri in emergenza

Il derby campano s’è trasformato in un tenebroso confronto tra la crisi del Napoli e la disperazione della Salernitana, due squadre alla ricerca di una nuova identità e rimaste finora di molto al di sotto delle rispettive ambizioni di classifica. Ma gli spazi vuoti del Maradona hanno messo in evidenza soprattutto il clima di dilagante e inevitabile sfiducia che circonda gli azzurri, invitati comunque a reagire prima del fischio d’inizio dagli ultrà con cori e striscioni. La squadra di Mazzarri ha perso però in extremis per un affaticamento muscolare pure Zielinski e s’è presentata in campo in condizioni di estrema emergenza specialmente a centrocampo: un reparto già privo di Anguissa (in Coppa d’Africa) e non ancora rinforzato da De Laurentiis sul mercato dopo la frettolosa cessione di Elmas. E’ toccato dunque a Cajuste e Gaetano dare manforte al regista Lobotka, mentre in attacco Simeone ha vinto il ballottaggio con Raspadori per la sostituzione di Osimhen.

Le scelte di Inzaghi

Inzaghi dall’altra parte ha invece provato a dare continuità alle ultime prestazioni positive dei suoi giocatori contro Verona e Juve: puntando sul rientro tra i pali di Ochoa e sul pragmatismo: difesa compatta e ripartenze di rimessa. La tattica ha funzionato e sono stati i granata a presentarsi più spesso al tiro, provandoci dalla distanza con Gyomber e con Tchaouna nello primo quarto d’ora. Il maggior possesso di palla degli azzurri non si è invece quasi mai concretizzato in azioni pericolose, nonostante la generosità di Simeone.

La perla di Candreva, il pari di Politano

Non è dunque arrivato del tutto inatteso il vantaggio intorno alla mezz’ora della Salernitana, con Candreva che ha potuto fare centro in beata solitudine (29′) grazie alla specialità della casa: tiro a giro da fuori area, imparabile per Gollini. Solo a questo punto il Napoli si è finalmente scosso dalla sua abulia e Ochoa ha negato con una uscita coraggiosa l’immediato pareggio a Simeone (33′). Poi ci hanno provato con scarsa mira Politano (36′) e Gaetano (40′), reagendo in qualche modo ai primi segnali di contestazione del Maradona. Ma c’è voluto un rigorino a pochi istanti dall’intervallo (contatto in area tra Simeone e Fazio, segnalato all’arbitro Marinelli dal Var) per dare un po’ di ossigeno agli azzurri. Politano si è infatti presentato sul dischetto e ha infilato di sinistro Ochoa (46′), ristabilendo l’equilibrio proprio al termine del primo tempo. Inutili le proteste di Inzaghi, ammonito nella circostanza con eccessiva severità.

Candreva scaglia il tiro del vantaggio

Kvara, porta stregata

Il Napoli non segnava dallo scorso 16 dicembre (27 giorni e 430′, Coppa Italia compresa) e il gol di Politano si è trasformato in una preziosa scintilla per la squadra di Mazzarri, che è ripartita meglio nel secondo tempo e ha subito sfiorato il vantaggio con Cajuste (49′). La Salernitana non ha però accusato il colpo e ha provato al contrario a uscire dal bunker, senza farsi intimorire dall’ingresso di Raspadori al posto di Gaetano e dal passaggio degli azzurri al un modulo più offensivo: il 4-2-3-1. La sfida è diventata quindi più movimentata e ha provato ad accendersi come trequartista pure Kvaratskhelia, quasi invisibile da esterno nel corso del primo tempo. Ma Ochoa (27′) si è fatto trovare pronto sul tiro del georgiano e ha tremato più dall’altra parte Gollini, bravissimo ad anticipare Simy (28′) con una uscita bassa. Poi i crampi hanno messo ko anche Cajuste e si è rivisto per la prima volta in campionato Demme: testimonial suo malgrado dell’emergenza.

Rrahmani esulta dopo il gol

Decide Rrahmani

Il Maradona si è illuso (37′) su una serpentina di Kvara, il cui diagonale è sfilato a fil di palo dopo una deviazione di Pierozzi. La porta granata è sembrata tuttavia stregata soprattutto al minuto numero 48′, quando Ochoa si è opposto in maniera miracolosa agli assalti ravvicinati di Kvaratskhelia e Raspadori. Dalle curve è cominciata la contestazione e per la prima volta è stato coinvolto De Laurentiis. Tutto finito? Macché, nell’ultima mischia è arrivato per i generosi campioni d’Italia la rete liberatoria di Rrahmani (50′).

Napoli-Salernitana 2-1 (1-1)
Napoli (4-3-3): Gollini; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Cajuste (31′ st Demme), Lobotka, Gaetano (11′ st Raspadori); Politano (20’st Zerbin), Simeone, Kvaratskhelia. (14 Contini, 16 Idasiak, 59 Zanoli, 50 D’Avino, 55 Ostigard, 29 Lindstrom). All.: Mazzarri.
Salernitana (3-5-2): Ochoa; Lovato, Gyomber (38′ st Daniliuc), Fazio; Sambia (46′ st Bronn), Martegani, Legowski (20′ st Pierozzi), Candreva, Bradaric, Tchaouna, Simy (46′ st Ikwuemesi). (56 Costil, 1 Fiorillo, 36 Sfait, 11 Botheim, 19 Stewart). All.: Filippo Inzaghi.
Arbitro: Marinelli di Tivoli.
Reti: nel pt 28′ Candreva, 48′ Politano (rig); nel st 51′ Rrahmani.
Angoli: 8-3 per il Napoli.
Recupero: 5′ e 10′.
Ammoniti: Cajuste, Legowski, Bradaric per gioco scorretto; Rrahmani, Kvaratskhelia per comportamento non regolamentare; Filippo Inzaghi per proteste.
Spettatori: 35 mila.

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