Nubifragio vicino a Cremona, maxi-grandinata e blackout : decine di alberi caduti, vento a 80 km/h. Quaranta minuti da incubo’

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Vento e grandine, con chicchi grandi come palline da tennis. Poi decine di alberi sradicati e crollati sulle auto, allagamenti, cartelli divelti, blackout, vento a 80 chilometri all’ora, decine di vetture danneggiate, centri abitati irraggiungibili proprio a causa dalle piante cadute sulle strade.

I residenti hanno parlato di 40 minuti da incubo, fra l’1.30 e le 2.10 della notte scorsa nell’Alto Cremasco, in provincia di Cremona. Dieci i paesi colpiti. Vigili del fuoco e Protezione civile hanno lavorato al massimo degli organici, con i sindaci dei comuni coinvolti in prima linea. Pesanti i danni alle strutture e all’agricoltura.

Lombardia e Milanese flagellati dal maltempo da alcuni giorni

Nei giorni scorsi trombe d’aria, vento, grandine,allagamenti, tetti scoperchiati e alberi caduti. Oltre a causare danni e disagi, il maltempo abbattutosi dal 20 luglio sul Milanese e in altre zone della Lombardia ha devastato diverse strutture agricole e raccolti come mais e soia e strutture agricole.

Nell’area metropolitana i chicchi di ghiaccio uniti a vortici di forte vento hanno colpito un’ampia fascia di comuni tra la periferia est del capoluogo lombardo e i confini con la bassa bergamasca. Completamente distrutte le coltivazioni in campo, dal mais pronto per essere raccolto alla soia. Secondo le prime stime le tempeste di ghiaccio hanno flagellato centinaia di ettari oltre a scoperchiare i tetti delle cascine, delle stalle e dei capannoni.

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