Palazzo Chigi attacca sui casi Santanchè e Delmastro: “Magistrati fanno opposizione”. Schlein: “Toni inaccettabili”

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Un attacco frontale di Palazzo Chigi fa divampare lo scontro tra politica e magistratura, nel pieno della crisi legata alle inchieste sulla ministra Daniela Santanchè e sul sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove. È una nota non firmata, attribuita a fonti interne alla sede governativa, a innescare la polemica: “È lecito domandarsi se una fascia della magistratura abbia scelto di svolgere un ruolo attivo di opposizione”, si legge nel testo. E subito arrivano le reazioni dure dell’opposizione: l’attacco ai magistrati è “assolutamente inaccettabile”, afferma la segretaria dem Elly Schlein.

L’affondo da Chigi

Sono da poco passate le 18 quando le agenzie di stampa rilanciano il testo attribuito a “fonti di Palazzo Chigi”. La nota parte dal caso Delmastro e dalla decisione dell’imputazione coatta. In un processo, commenta il testo, “non è consueto che la parte pubblica, chieda l’archiviazione” e il Gip “imponga che si avvii il giudizio”. Poi il riferimento alla vicenda Santanchè: “In un procedimento in cui gli atti sono secretati è fuori legge che si apprenda di essere indagati dai giornali, curiosamente” nel giorno dell’informativa in Parlamento, “dopo aver chiesto informazioni all’autorità giudiziaria”.

Da qui l’affondo contro le toghe: “Quando questo interessa due esponenti del governo”, si legge nella comunicazione inviata dal Palazzo, è “lecito domandarsi se una fascia della magistratura abbia scelto di svolgere un ruolo attivo di opposizione. E abbia deciso così di inaugurare anzitempo la campagna elettorale per le elezioni europee”.

La reazione dell’opposizione

Toni che Elly Schlein giudica “inaccettabili in un sistema democratico”: “Anziché rispondere alle gravi accuse nel merito”, afferma la segretaria dem, Palazzo Chigi alimenta “un pericoloso scontro tra poteri dello Stato diffondendo una nota con toni intimidatori nei confronti della magistratura”. A questo punto, aggiunge, “è inevitabile che la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni esca dal suo silenzio e si assuma le sue responsabilità. Hanno passato il segno e non si può andare avanti così”.

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