Perù, manifestanti sfondano le barricate e raggiungono il Congresso

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Migliaia di persone che hanno manifestato per le strade di Lima hanno sfondato la barricata della polizia situata in uno dei punti del centro storico e hanno raggiunto l’esterno del Congresso peruviano, di cui chiedono la chiusura dall’inizio dell’anno e le dimissioni della presidente Dina Boluarte.

La manifestazione, che ha riunito organizzazioni sociali, politiche, sindacali e studentesche, si è mossa pacificamente tra le piazze Dos de Mayo e San Martin, ma a metà strada si è fermata di fronte a una barricata della polizia che impediva l’accesso al viale Abancay, che attraversa gran parte del centro della capitale. Alla fine di questo viale si trova il palazzo del Parlamento, che è rimasto chiuso e presidiato dalla Polizia Nazionale con carri armati e altre unità mobili.

I manifestanti hanno iniziato a lanciare bottiglie d’acqua e altri oggetti per rompere l’assedio, riuscendoci dopo uno scontro durante il quale sono stati lanciati lacrimogeni e fumogeni. La polizia ha arrestato un manifestante che ha affrontato gli agenti avvolto in una bandiera. Un gruppo di agenti ha raggiunto in moto un altro punto di accesso al Congresso per impedire l’arrivo massiccio dei manifestanti, mentre un numero maggiore di poliziotti ha bloccato il passaggio sul viale.

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