Polemiche social a Desio per le luminarie: “Non sembrano stelle, ma croci di un cimitero”. E l’amministrazione comunale le fa sostituire

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Qualcuno ha parlato di “strade trasformate in un camposanto, alla faccia dello spirito natalizio” e altri di “Via crucis”: travolte dalle polemiche scatenatesi sui social, sono durate solo una manciata di giorni le luminarie installate in alcune vie di Desio (in Brianza).

Se nelle principali strade del centro cittadino sono stati collocati dei fiocchi di neve luminosi, per le vie più strette l’amministrazione comunale aveva infatti scelto delle “luci di stelle”, che però una volta sistemate a molti hanno ricordato più che altro delle croci.

“Già da questa mattina la ditta incaricata sta provvedendo alla sostituzione, perché l’effetto non era quello che ci aspettavamo – spiega il sindaco Simone Gargiulo, espressione di una lista civica sostenuta da Lega e Fratelli d’Italia – Detto questo, sottolineo che secondo me fare polemica sulla forma delle luminarie natalizie è assolutamente patetico”.

Secondo il primo cittadino, “il fatto stesso che come amministrazione abbiamo considerevolmente ampliato l’estensione dell’illuminazione natalizia, portando le luminarie anche in strade che ne erano sempre state prive, rappresenta dal mio punto di vista un bel segnale di attenzione e su questo bisognerebbe concentrarsi”.

Invece molti cittadini si sono focalizzati sul “cattivo gusto” e sulla “tristezza” indotta dalle stelle, mentre il consigliere comunale del Pd Giorgio Gerosa ha parlato in un post affidato ai social di “robaccia senza un progetto e senza amore”, sottolineando che “il problema principale è, ancora una volta, l’utilizzo delle risorse a bilancio e la gestione delle procedure amministrative. Scorrendo infatti la determina 873 del 29/11, scopriamo che l’installazione di queste luminarie è costata ai desiani 32.237 euro, a cui si aggiungono 9.900 euro di albero di Natale: 42mila euro in totale per fare (male) il minimo sindacale. Chissà se sarà rimasto ancora qualcosa nel bilancio comunale per qualche idea decente?”.

Nella polemica via Facebook era già intervenuto nei giorni scorsi anche il sindaco: “In questi giorni girano sui social foto, scattate anche un po’ ad hoc, che vogliono far passare le stelle per croci. Vogliamo rassicurare tutti i cittadini: non si tratta di un brutto scherzo dell’amministrazione comunale, nessun camposanto, l’intenzione era quella di allestire le vie con stelle – ha scritto Gargiulo – Purtroppo, rispetto all’immagine sul catalogo della ditta delle luminarie, le stelle hanno una forma sensibilmente differente tale da creare, una volta accese, un effetto differente rispetto all’aspettativa”.

Preannunciando la sostituzione delle luminarie incriminate, il sindaco si era poi pubblicamente rammaricato perché “è sempre un gran dispiacere vedere come anche una festa come quella di Natale riesca a sollevare una polemica volta a sminuire l’operato di chi ogni giorno lavora per il bene della città”.

In effetti sui gruppi social che raccolgono gli abitanti di Desio c’è anche chi fa notare che “le polemiche sono lo sport preferito di tanti. Se ognuno di noi mettesse luci alle finestre, addobbasse le vetrine e le rendesse più colorate, aiuterebbe tutta la città ad assaporare lo spirito natalizio” e che “alimentare l’odio anche sulle piccole cose, cercando l’appoggio dei cittadini, è un comportamento antipolitico”.

C’è poi chi rimarca che “tutto dipende dal gusto soggettivo. L’importante è non criticare a prescindere per partito preso”.

In ogni caso le tanto discusse stelle spariranno nelle prossime ore e “senza alcun costo aggiuntivo, perché i responsabili dell’azienda delle luminarie hanno riconosciuto che si è trattato di un errore loro – chiarisce Simone Gargiulo – Come recita un detto popolare, ‘solo chi lavora sbaglia’. Sono assolutamente d’accordo”.

Intanto un cittadino, vedendo gli operai al lavoro in mattinata per la sostituzione delle luminarie, ha già scritto su Instagram: “Sindaco, anche se le luminarie non sono una priorità per Desio, sono felice che abbia ascoltato la voce dei suoi concittadini. Si comincia dalle piccole cose e un gesto vale più di mille parole”.

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