Poteri per Roma, Forza Italia e Lega fanno saltare l’audizione di Raggi alla Camera

Pubblicità
Pubblicità

Il centrodestra fa saltare l’audizione della sindaca Virginia Raggi e dei capigruppo capitolini da parte della commissione Affari costituzionali della Camera. In programma mercoledì 3 febbraio, proprio nel giorno in cui Roma Capitale compirà i suoi primi 150 anni di vita, la seduta ora rischia di saltare: Lega e Forza Italia si sono opposti alla convocazione della prima cittadina grillina.

Il senatore Maurizio Gasparri, coordinatore romano dei forzisti, spiega così la presa di posizione: “Vogliono mettere in piedi un teatrino in Parlamento durante la crisi di Governo per fingere di parlare di Roma Capitale con la presenza della Raggi. Forza Italia non è d’accordo. Vogliono parlare di Roma Capitale, delle risorse e dei mezzi da dare alla nostra città? Mettano all’ordine del giorno con immediatezza le proposte di legge che affrontano la materia”.

Il doppio veto pesa, eccome: gli altri gruppi hanno dato il loro via libera a sentire Raggi, ma in tempi di crisi serve l’unanimità in commissione per svolgere audizioni. Basta un “no” per far saltare l’appuntamento e ora ce ne sono ben due. La speranza del Campidoglio grillino è che Lega e Forza Italia ci ripensino. Il presidente dell’aula Giulio Cesare, Marcello De Vito, ha riunito di nuovo i capigruppo del consiglio comunale (tra cui il leghista Maurizio Politi) e inviato una nuova richiesta “con la speranza che possa essere confermata la data simbolo del 3 febbraio prossimo”. La palla, quindi, passa di nuovo alle due forze di centrodestra. Se non daranno il via libera, niente audizione.

A spiegare nel dettaglio l’accaduto e il funzionamento della commissione è il suo presidente, il deputato 5S Giuseppe Brescia: “Lega e Fi hanno bloccato l’avvio della discussione in commissione di una riforma che i romani attendono da decenni, i poteri speciali a #RomaCapitale. Un altro esempio di come la politica si perde in chiacchiere e con i veti blocca proposte importanti. Marcello De Vito, presidente dell’Assemblea capitolina, mi aveva scritto per chiedere l’audizione della sindaca Virginia Raggi e di tutti i rappresentanti dei gruppi in aula. Questa richiesta era sostenuta all’unanimità dei gruppi in consiglio comunale e per questo mi sono subito attivato per calendarizzare l’audizione per mercoledì 3 febbraio, giorno del 150° anniversario della Capitale d’Italia. Durante i periodi di crisi di Governo serve, però, l’unanimità dei gruppi in commissione per svolgere audizioni. Tutti i gruppi avevano dato l’ok a sentire la sindaca e avevo scritto formalmente al presidente della Camera, Roberto Fico, per procedere all’autorizzazione dell’audizione.Ma ieri sera Lega e Forza Italia hanno ritirato il loro consenso”.

Dal Carroccio, però, arrivano segnali di apertura. I leghisti vogliono discutere di Roma nel merito, proposte alla mano, perché “in cinque anni di mandato, Virginia Raggi non ha fatto nulla. Ora, a quattro mesi dal voto, si ricorda di essere sindaco. Non vogliamo fare parte delle sue passerelle elettorali, ma avviare un vero percorso di riforma per Roma”. Gasparri, invece, tiene la barra a dritta sul caso: “Riteniamo necessario un approccio ben più serio alla questione dei poteri e dei mezzi da destinare a Roma Capitale. Pertanto, invece che un’audizione improvvisata, sarà meglio procedere in maniera corretta e secondo i regolamenti della Camera. Per questo Forza Italia ha chiesto l’immediato incardinamento delle proposte di legge riguardanti Roma Capitale. Quella del nostro gruppo, a prima firma Barelli, risale addirittura al maggio del 2019 e non è stata mai discussa. Quando la commissione deciderà di incardinare quelle proposte, potrà organizzare tutte le audizioni che riterrà di fare. In questo modo si procede se si vuol essere seri. Non con audizioni spot”.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *