Previsioni meteo, il freddo ha le ore contate. Settimana instabile. Ecco dove trovare la neve

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Non sembra durare ancora a lungo questa fase climatica tipicamente invernale. Nei prossimi giorni, infatti, le temperature saranno destinate ad aumentare su gran parte del Paese.

Si sta per chiudere la seconda settimana di gennaio, contrassegnata dall’arrivo di masse d’aria molto fredde di origine artica, le quali hanno causato un sensibile abbassamento delle temperature, specialmente al Nord e in molte aree del Centro. Le colonnine di mercurio sono tornate a scendere sotto la soglia del gelo in particolare sull’arco alpino e in molte zone della Valle Padana, fino ai settori più interni del Centro, provocando estese gelate notturne.

Il freddo ha le ore contate

Questa parentesi di freddo invernale sembra tuttavia avere i giorni contati, almeno per le regioni del Centro e del Nord. Già da oggi, dopo una nottata e mattinata ancora gelida per molte zone del Nord e nelle aree interne del Centro, le fredde correnti nordorientali saranno totalmente sostituite da venti più miti e umidi di Libeccio, preludio a un cambiamento sul fronte termico che si manifesterà in modo più evidente già con l’inizio della nuova settimana.

Già da lunedì 15 gennaio, le regioni centro-meridionali dell’Italia si troveranno ad affrontare un primo sistema perturbato di provenienza atlantica. Questo porterà condizioni atmosferiche instabili, caratterizzate da piogge sparse e un rinforzo dei venti, in particolare nelle aree tirreniche.

Dove trovare la neve

La neve farà la sua comparsa sugli Appennini, anche se a quote piuttosto alte per questo periodo dell’anno: le previsioni attuali indicano che i primi fiocchi si mostreranno solo al di sopra dei 1600/1700 metri.

Nella seconda metà della settimana, tra mercoledì 17 e giovedì 18 gennaio, è previsto l’arrivo di una nuova perturbazione che causerà un ulteriore peggioramento delle condizioni meteorologiche. Questo peggioramento interesserà inizialmente il Centro-Nord dell’Italia, per poi estendersi anche al Sud. È importante prestare attenzione, poiché a causa di un abbassamento delle temperature, è plausibile attendersi nevicate anche a quote molto basse, specialmente in zone come il Piemonte, la Lombardia e l’alto Veneto, che potrebbero vedere la neve cadere fino a quote collinari (300 metri circa).

In termini di maltempo non finisce qui: a partire da venerdì 19 gennaio, l’arrivo di correnti d’aria più fredde in quota potrebbe scatenare un’ondata di maltempo invernale particolarmente severo sui settori adriatici. Questo potrebbe comportare precipitazioni nevose ancora una volta a quote molto basse.

iLMeteo.it

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