Prodi: “Il Mes è un irritante ricatto di Meloni all’Ue”

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Giorgia Meloni tiene in mano la carta del Mes per giocarla al tavolo del Patto di Stabilità? “Non si fa così. Non si fa così in Europa e non si fa così nella vita. La fiducia è determinante. Il Mes è una scommessa in cui uno non ci rimette nulla. Al massimo non si applica. Così, è chiaro che si tratta di un tentativo di ricatto e questo produce irritazione”. Lo dice Romano Prodi a Piazzapulita, su La7.

“Anche lei? Oltre a Draghi?”. Così l’ex premier commenta la fotografia che ritrae Giorgia Meloni con Emmanuel Macron e Olaf Scholz. “Una in treno e l’altra al bar”, aggiunge. Il riferimento è alle parole con cui la presidente del Consiglio ha stigmatizzato la “diplomazia delle fotografie” del governo Draghi e dei precedenti.

I due “hanno sempre tenuto un rapporto stretto, ma sono due animali diversissimi – dice l’ex premier – e poi quando si perde il controllo, qualcosa scappa…”, dice Prodi riferendosi all’affondo in Aula di Meloni. “Dico che Freud è Freud, la vera natura alla fine viene sempre fuori”.

Quello tra Albania e Italia sui migranti è “un accordo politico che doveva portare vantaggio a tutti e due i politici: l’albanese si metteva al livello dell’Italia, l’Italia mandava migranti. Era un accordo tra persone, non tra paesi. La cosa ha ormai perso di valore politico”.

Ospite di Corrado Formigli, subito dopo l’ex premier, c’era il redivivo Luigi Di Maio: “Meloni ha messo in dubbio l’onore con il quale ho ricoperto il ruolo di ministro. E non è istituzionalmente corretto dare dei cospirazionisti a dei nostri ambasciatori”. La vicenda è sempre quella legata al documento, alla firma, del nostro Paese alla ratifica del Mes, mostrato dalla presidente del Consiglio in aula ieri con l’accusa all’ex ministro degli Esteri di averlo siglato alla chetichella, “con il favore delle tenebre”.

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