Qatargate, il giudice istruttore Claise si ritira dal caso

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Il giudice istruttore del caso Qatargate, Michel Claise, ha lasciato le indagini. Lo rende noto la procura federale belga. “Dal fascicolo relativo ai sospetti di corruzione all’interno del Parlamento europeo sono emersi di recente elementi che potrebbero sollevare alcuni interrogativi sul funzionamento oggettivo dell’inchiesta”, fa sapere la procura.

“In via precauzionale e al fine di consentire alla giustizia di continuare serenamente il suo operato e di mantenere una necessaria separazione tra vita privata e familiare e responsabilità professionali, il giudice istruttore Michel Claise ci informa di aver deciso questa sera di ritirarsi dall’incarico. Ciò nonostante l’assenza di effettivi elementi che possano mettere in discussione la correttezza di ciascun interlocutore e il conseguente lavoro che gli inquirenti e lui hanno svolto in questo caso. È quindi un altro giudice istruttore, già intervenuto più volte in precedenza nel caso, che assumerà la direzione delle indagini”, si legge ancora nella nota.

La notizia arriva dopo che l’ex vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, coinvolta nell’inchiesta belga sul Qatargate, ha fatto causa al Parlamento Ue “per violazione della sua immunità parlamentare, essendo stata monitorata dai servizi segreti durante il periodo in cui ha partecipato alla commissione Pega, che stava indagando istituzionalmente sull’esistenza di software illegali che monitoravano le attività degli eurodeputati e dei cittadini Ue”. Arrestata il 9 dicembre scorso, Kaili è stata rilasciata il 25 maggio con condizioni dopo una detenzione preventiva di oltre cinque mesi.

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