Rapite da Hamas il 7 ottobre, Sapir Cohen e Elena Trufandov incontrano a Milano il sindaco Sala e la comunità ebraica: il racconto della prigionia nei tunnel di Gaza

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Sono arrivate a Milano due delle donne che erano state prese in ostaggio da Hamas il 7 ottobre scorso, durante l’attacco terroristico che ha causato oltre 1300 morti e oltre 300 rapimenti.

Le due donne – che dopo settimane di prigionia sono state liberate e scambiate con prigionieri palestinesi – sono state ricevute a Palazzo Marino dal sindaco Beppe Sala. Sapir Cohen e Elena Trufandov hanno raccontato i giorni del rapimento e della prigionia nei tunnel sotto a Gaza, durante i bombardamenti.

«Durante l’incontro hanno raccontato le loro pessime condizioni di prigionia e la loro tragica esperienza. Ringrazio Beppe per l’umanità che ha come sempre dimostrato», ha spiegato Daniele Nahum, consigliere comunale appena uscito dal Pd polemicamente per la questione dell’uso della parola “genocidio” durante le iniziative che chiedono il cessate il fuoco a Gaza.

Con le due donne c’erano anche i rabbini Igal Hazan e a Avraham Hazan, che poi hanno proseguito la giornata con i diversi incontri previsti in città. Alle 18 sono andate a incontrare la comunità ebraica nella sede di via Sally Maier, al Lorenteggio. Anche qui grande commozione durante il racconto del giorno in cui si è compiuta la strage nei kibbutz sotto attacco e delle settimane trascorse nei tunnel, senza sapere la sorte dei propri cari e senza poter immaginarie vie di fuga.

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