Revenge porn a Genova, i pallanuotisti nei guai: “Filmarono atti sessuali con una minorenne”

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Una giovane «minorenne all’epoca dei fatti». Filmata a sua insaputa durante atti sessuali. E poi le sue fotografie, «riconducibili alla nozione di materiale pedopornografico», cedute dall’autore del video all’amico, naturalmente sempre all’insaputa della ragazza. È un’altra, pesante accusa rivolta ai due pallanuotisti liguri indagati dalla Procura di Genova per stupro di gruppo e lesioni nei confronti di una 21enne, dopo una serata in discoteca.

L’inchiesta

Due pallanuotisti genovesi indagati per stupro di gruppo. La denuncia di una ragazza: “Ero bloccata, ho avuto paura”

Una contestazione di revenge porn che aggrava ancora di più la posizione dei due. Non solo perché coinvolge un’altra presunta vittima, ma proprio per il fatto che la giovane, all’epoca in cui furono i video, non aveva nemmeno 18 anni. Secondo quanto scritto dalla pm Gabriella Dotto uno dei due ragazzi, entrambi studenti universitari oltre che giocatori di buon livello, prima «si procurava indebitamente i filmati relativi ad atti della vita privata riconducibili alla sfera sessuale occorsi in un luogo di privata dimora». Tradotto, a casa di uno dei due indagati.

Poi, in un altro momento, si è fatto pure mandare delle foto molto intime dalla minorenne. Una volta in possesso sia dei filmati che delle immagini, intorno al luglio del 2019 ha inviato tutto al suo amico. Il quale, scrive sempre la Procura, «consapevolmente, si procurava e deteneva il materiale pedo-pornografico».

Anche su questa specifica accusa, adesso, sarà decisivo l’incidente probatorio sui telefonini chiesto dai difensori dei due, gli avvocati Fabio La Mattina e Monica Tranfo. L’udienza è prevista lunedì prossimo. Secondo i legali, immagini e video dimostrerebbero come sono andate le cose con la 21enne che li ha denunciati: «Si è trattato di un rapporto consensuale». Assolutamente di opposto avviso la ragazza e la Procura, convinta si sia trattato di uno stupro di gruppo aggravato, per di più, dal fatto che la giovane avesse bevuto vodka, offerta proprio dai ragazzi in una discoteca.

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