Rocco Siffredi veste i panni di una drag queen: “Insegniamo ai nostri ragazzi a non aver paura”

Pubblicità
Pubblicità

È stato un Rocco Siffredi inedito quello apparso nella prima puntata di Non sono una signora, il nuovo show dedicato al mondo delle Drag Queen condotto da Alba Parietti su Rai 2: con tacchi, trucco e parrucco l’attore cinquantanovenne, che per l’occasione ha utilizzato il nome d’arte di Eva Lungherja, ha infatti sfilato (con qualche difficoltà) per una catwalk davanti alla giuria d’eccezione composta dalle Drag professioniste Vanessa Van Cartier (Drag Race Holland), Maruska Starr (All together now) ed Elektra Bionic (Drag Race Italia) e al team di investigatori vip formato da Cristina D’Avena, Filippo Magnini, Mara Maionchi e Sabrina Salerno.

Eliminato tuttavia alla prima manche, Rocco, durante i filmati che hanno mostrato la lunga preparazione per il ruolo, ha voluto spendere due parole su questa sua nuova esperienza e lanciare anche un messaggio: “Siamo purtroppo tutti pressati da una paura, la paura del ragazzo che non è come ci hanno insegnato tutti. Ci hanno insegnato che si nasce e bisogna amare le donne e solo le donne da maschi, e il contrario per le donne” le sue parole, “Ecco, tutto ciò ha creato tanto dolore, tanti problemi, e questo è quello che vorrei insegnare ai miei ragazzi. Vedere il loro padre così secondo me li ho toccati, ho toccato un tasto secondo me che non si aspettavano. Ebbene, mi piace. Non devono aver paura di esporsi e fare quello che pare a loro, non agli altri”.

“Quando mi dicono ‘Rocco, grazie a te e alla gente come te avete sdoganato e portato avanti una libertà che ci hanno sempre represso’ io dico sì, ma fino a un certo punto” ha poi confessato alla sua tutor, “Io non ho mai preso schiaffi e pugni per quello che faccio, c’è chi ha preso le botte per sdoganare. Ad esempio gli omosessuali, o effemminati, o a scuola, bullizzati. Questo è terrificante. E sicuramente dovete dire grazie a loro più che a me”. Un discorso sentito e che ha ricevuto un plauso sul web, che per la maggior parte sembra aver apprezzato il nuovo format, la cui messa in onda è stata una vicenda a dir poco travagliata. “Il programma lancia un messaggio bellissimo” scrive un utente, “L’uomo non è solo lo stereotipo classico del machismo, l’uomo può essere Drag, l’uomo può essere chiunque esso voglia. È questo che dava fastidio?”.

Assieme a Siffredi in puntata sono stati riconosciuti anche Sergio Muniz (Laisla Rodriga), Patrizio Rispo (Varenne Soleil) e Lorenzo Amoruso (Gigliola Yard), mentre l’identità di She Funk, vincitrice della serata, rimarrà un mistero fino al gran finale di giovedì 27 luglio. Il nuovo show, che segna il ritorno di Alba Parietti alla conduzione, è l’adattamento italiano del format olandese Make up your mind: per cinque puntate cinque personaggi “non habitué dei tacchi a spillo” del mondo dello spettacolo, del cinema, del teatro, dello sport e della cultura vestiranno i panni di favolose Drag Queen, sfidandosi in diverse performance dopo essere stati resi irriconoscibili da un team di esperti in make-up e styling e dopo aver superato un training con specialisti del settore e Drag professioniste. Il vincitore di ogni puntata, la cui identità rimane nascosta, andrà quindi direttamente all’ultima puntata (che vedrà in giuria anche Amanda Lear) per cercare di raggiungere il gradino più alto del podio.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *