Schlein ultimatum a Emiliano: “Aprire un cambio netto”. La segretaria dem “irritata dalle vicende giudiziarie”

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“Forte irritazione della segretaria per le vicende giudiziarie emerse in questi giorni. Schlein ha chiesto massimo rigore e atti concreti al Pd pugliese che ci sta già lavorando e al presidente Michele Emiliano di aprire un netto cambio di fase in Puglia”.

In mattinata Giuseppe Conte a Bari aveva annunciato l’uscita dalla maggioranza dei consiglieri cinque stelle e proposto al governatore un patto per la legalità.

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La nota diffusa in serata dalla segreteria dem prosegue: “Già nei giorni scorsi a Bari aveva detto che bisogna tenere lontani trasformisti e interessi sbagliati e che serve rispetto per la comunità democratica fatta da tanti amministratori e militanti che hanno gli anticorpi per scardinare la cattiva politica”.

Intanto, poche ore prima, il segretario del Pd pugliese, Domenico De Santis aveva annunciato: “Nelle prossime ore convocheremo tutti gli organismi: segreteria regionale, gruppo consiliare, direzione regionale così come abbiamo chiesto al presidente Emiliano di convocare una riunione di maggioranza per avviare una verifica di governo e valutare il rilancio dell’azione amministrativa per un nuovo patto di fine legislatura”.

Aggiungendo: “Per quanto attiene alla composizione del gruppo in Consiglio regionale Filippo Caracciolo si è dimesso da capogruppo, mentre Michele Mazzarano, che si è già autosospeso, e Anita Maurodinoia non ne faranno più parte così come previsto dal nostro codice etico”. Si tratta di tre consiglieri implicati in vicende giudiziarie vecchie e nuove: Caracciolo rinviato a giudizio per corruzione e turbativa d’asta, Mazzarano già condannato a 9 mesi per corruzione, e Maurodinoia indagata per corruzione elettorale.

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Lo stesso Emiliano in una nota aveva puntualizzato: “Non era indispensabile l’uscita del M5S dalla giunta per ribadire i nostri comuni convincimenti. Sono schierati per la legalità anche gli altri partiti e componenti della nostra coalizione. Questo è il segno che la linea da seguire è chiara a tutti, dentro e fuori le istituzioni, perché ciò che emerge dalle inchieste di questi giorni, è che bisogna ulteriormente rafforzare e dare nuovo impulso a quanto già realizzato in questi anni in tema di anticorruzione, vigilanza, antimafia e prevenzione. E che questo non deve essere un tema divisivo della politica ma un obiettivo comune”.

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