Sequestro tra Roma e Sassari da 5 milioni a imprenditore romano: l’uomo già coinvolto in inchiesta su traffico internazionale di droga

Pubblicità
Pubblicità

Un sequestro da oltre 5 milioni di euro tra Roma e la Sardegna. Il destinatario del provvedimento è Davide Maria Boncompagni, un imprenditore, già attivo nel settore delle costruzioni che ora, attraverso familiari prestanome, opera nel settore della ristorazione, in quello immobiliare e nella rivendita di veicoli luxury.

Dalle prime ore di questa mattina gli agenti della Polizia di Stato della Divisione Anticrimine della Questura di Roma stanno eseguendo a Roma, località Infernetto e a Santa Teresa di Gallura (SS), un sequestro finalizzato alla confisca emesso ai sensi della normative antimafia dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione di Roma su proposta formulata dal Questore di Roma.

Case, auto di lusso e società. Tra i beni sequestrati ci sono 9 unità immobiliari, di cui 1 ubicata a Santa Teresa di Gallura (SS) e le altre a Roma, in zona Infernetto, comprendenti anche una villa con piscina. Un maneggio all’Infernetto e 7 cavalli. 5 auto di cui 4 di alta gamma e 4 società operanti a Ostia nei settori della ristorazione, immobiliare e commercio di veicoli luxury.

Il provvedimento, che rientra nell’ambito di una più ampia strategia di contrasto all’accumulazione dei patrimoni illeciti da parte delle consorterie criminali, concerne beni, assetti societari e rapporti finanziari, per un valore complessivo di oltre 5 milioni di euro, riconducibili all’imprenditore, Davide Maria Boncompagni legato a una cosca di ’Ndrangheta.

L’imprenditore era stato coinvolto nel 2015 e nel 2017 nell’ambito delle operazioni “Romana e Fireman” in cui vennero arrestate 19 persone per traffico internazionale di droga.

Al centro dell’inchiesta le importazioni di grosse partite di stupefacenti dal Sudamerica, destinate in parte anche alla cosca di ‘Ndrangheta degli Alvaro. Nell’inchiesta Fireman vennero arrestati anche il broker romano Mauro De Bernardis e l’ex capo ultras della Lazio Mario Turchetta.

Nelle citate operazioni emerse come Davide Maria Boncompagni avesse favorito la latitanza di un esponente della cosca Alvaro ospitandolo presso la sua abitazione. L’imprenditore inoltre manteneva contatti diretti con un broker romano, finalizzati all’importazione di ingenti quantitativi di stupefacenti dal sud America, in parte destinati agli Alvaro ed in parte al mercato romano. I guadagni illeciti venivano reinvestiti in società, allo scopo di occultarne la provenienza. Inoltre con questi proventi venivano acquisite ulteriori utilità, tra cui imbarcazioni di notevole valore, cavalli da corsa ed autovetture luxury, celandole dietro ulteriori schermi societari.

veicoli luxury.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *