Solo le multe possono risanare il bilancio del Comune di Roma: “Previsti 330 milioni di sanzioni contro il buco dell’Imu”

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Ben 330 milioni di euro di contravvenzioni. Le multe che prenderanno i romani sono un pilastro del bilancio di previsione 2023-2025. Per il Comune è tempo di fare i conti e di stanziare fondi per i prossimi anni. Le entrate però non aumentano: 4 miliardi e 985 milioni nel 2023, appena un milione in più nel 2024. Il motivo principale è che il Comune perde 250 milioni di Imu per effetto di una sentenza della Corte Costituzionale che estende il diritto alla prima casa (su cui le tasse non si pagano). Come lo scorso anno. Poi ci sono i soliti problemi con l’evasione: all’appello mancano 190 milioni sempre di tassa sulla casa che il Comune conta di recuperare e altri 40 milioni di tassa di soggiorno, anch’essi da provare a far tornare nelle casse di Roma Capitale.

Per fortuna ci sono le multe: le previsioni di entrate per il triennio 2023-2025 valgono un bel bottino. «Un incremento delle entrate di circa 11 milioni di euro per ciascuna delle annualità», si legge nella nota integrativa al bilancio «viene previsto a seguito dell’adeguamento delle dotazioni autovelox della Polizia di Roma Capitale, mediante l’intervento di tutti i Municipi (acquisizione tramite noleggio di 2 autovelox per Municipio) ed attraverso il noleggio diretto di 5 autovelox».

Gli apparecchi per catturare velocità e targa dell’auto da multare se corre troppo, lavoreranno a tutta gallara: «Verranno, infatti, attivati servizi intensivi di utilizzo degli autovelox a seguito dei quali ogni apparecchio lavorerà durante il turno del mattino e pomeriggio», prosegue la nota.

Ma non è finita: verrà anche varata una pianificazione che mira a sanzionare le vetture in divieto di sosta ed in doppia fila e «verrà infine messo in esercizio il controllo dei transiti sulle nuove corsie riservate al trasporto pubblico di linea che porterà, a regime, ad un incremento potenziale delle entrate di circa 10 milioni di euro». Ed ecco che «l’importo totale per l’area contravvenzionale ammonta a circa 330 milioni di euro».

Tornando al bilancio nella sua interezza, guardando la spesa corrente divisa per missioni, si nota come rispetto al 2023 per il prossimo anno siano previsti 87 milioni in più. Che però sono frutto di tagli su molte voci come ad esempio le risorse umane: se la previsione di spesa per quest’anno era di 104 milioni di euro, per il 2024 si scende a 77. Significa il 25,8% in meno. Risorse che poi potranno essere reinserite ma allo stato attuale secondo il segretario della Cgil Roma e Lazio Natale Di Cola «si tratta di un bilancio di mantenimento, non all’altezza delle esigenze dei cittadini. Il calo dei trasferimenti da parte del Governo e la riduzione del gettito Imu fanno mancare risorse importanti per il rilancio di Roma. È ora che il Campidoglio si batta con il Governo affinché investa nella Capitale e rifinanzi fondi essenziali per le politiche sociali e i servizi rivolti alle fasce più deboli della società. Servono almeno 500 milioni di euro in più, per rafforzare i servizi e ridurre la pressione fiscale».

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