Tentata estorsione a Berlusconi, al processo la modella russa chiamata come teste non si presenta: “Torno in Italia se mi pagate il viaggio”

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Non si è presentata per testimoniare Raissa Skorkina, modella russa attesa in aula in tribunale a Monza come teste nel processo a carico di Giovanna Rigato, la 36enne denunciata da Silvio Berlusconi dopo il tentativo di ottenere da lui un milione di euro in cambio del suo silenzio sulle cene di Arcore.

Skorkina, già testimone al processo “Ruby”, rintracciata dalla Procura di Monza, ha inviato una email spiegando di trovarsi fuori dall’Italia e di essere disposta a tornare solo se spesata dallo Stato. “Il pm ha chiesto l’acquisizione delle sue dichiarazioni rese in precedenza, ma noi ci siamo opposti – ha detto ieri in aula l’avvocato Stefano Gerunda, difensore di Rigato insieme al collega Corrado Viazzo – non abbiamo ritenuto che l’essere all’estero sia una motivazione sufficiente per non presentarsi, e il Tribunale ci ha dato ragione”.

Per decisione del Tribunale quindi, Scorkina è stata riconvocata per la prossima udienza, fissata al 4 febbraio 2025, con il viaggio spesato dallo Stato o, in alternativa, in video conferenza previo accordo con le autorità del Paese in cui si trova, che la donna ha al momento omesso di indicare.

Durante l’udienza di ieri è stato acquisito l’esposto di Berlusconi, sottoscritto nel 2016 dal suo avvocato Niccoló Ghedini, che ha originato il procedimento nei confronti di Rigato. È stata inoltre acquisita la consulenza tecnica della parte civile, relativamente ai messaggi inviati dall’ex olgettina a Berlusconi.

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