Torino, consigliera comunale M5s posta su Facebook caricatura antisemita contro il gruppo Gedi

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Versetti dal Vangelo, manifestazioni di insofferenza per l’obbligo della mascherina, e questa notte un collage di con tutte le testate appartenenti al gruppo editoriale Gedi e accanto le caricature di uomini con naso pronunciato e Kippah, una delle due figure con un coltello insanguinato nascosto dietro la schiena e la Stella di David disegnata, caricature razziste tristemente note con le quali a cavallo della fine dell’800 e anni Venti del ‘900 venivano raffigurati gli ebrei.

Il post è compreso sulla bacheca Facebook della consigliera M5S di Torino Monica Amore e immediatamente sono scoppiate le polemiche. Lei a commento della vignetta antisemita ieri ha commentato solamente con l’espressione “interessante!”. Ma quando si è resa conto del tam tam che aveva scatenato si è scusata. “Non avevo assolutamente intenzione di pubblicare contenuti di quel genere, non mi sono accorta della vignetta – dice – mi scuso perché quando l’ho ricevuta ho solo pensato che ci fossero molto sponsor del Gruppo Gedi e mi sembrava interessante”.

Classe 1975, licenza media come titolo di studi, Amore è stata eletta in Consiglio comunale nel 2016 nella lista del Movimento 5 stelle. Non fa mistero delle sue idee complottiste e anti sistema come dimostrano anche le numerose e recenti esternazioni contro la possibilità di un sostegno del Movimento al governo tecnico di Mario Draghi.

Già nel 2017, in occasione dell’incontro al Lingotto del Gruppo Bilderberg, aveva dichiarato: “Mi preoccupa molto questa presenza a Torino. Si tratta di un’élite chiusa di neo-oligarchie finanziarie dedite al neoliberismo più estremo, che nel mio immaginario ha sempre rappresentato l’arroganza propria del potere”.

“Chi mi conosce sa che non sono razzista e voglio bene a ogni essere umano, senza distinzione di genere, condizione sociale, religione o colore della pelle. Ho cancellato il post precedente perché quei giornali che volevo criticare hanno usato un dettaglio dell’immagine, a cui neanche avevo fatto caso, per delegittimare il ragionamento sul problema, che esiste, della concentrazione nella mani di pochi dell’intera informazione in Italia – ha aggunto Monica Amore – Mi scuso con i colleghi del M5s che sono stati al centro della strumentalizzazione – aggiunge – e con tutte le persone di origine o religione ebraica che si sono sentite offese o discriminate o alle quali quel dettaglio ha ricordato la pagina più nera della storia del Novecento”.

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