Ufo, la Nasa si unisce alle ricerche e allo studio sul fenomeno Uap

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Nei cieli americani si verificano “Osservazioni di eventi che non possono essere identificati come aerei o fenomeni naturali noti”, e così anche la Nasa ha deciso di unirsi alla ricerca sul fenomeno Ufo/Uap. Ad annunciarlo è Thomas Zurbuchen, capo della direzione della missione scientifica della Nasa, durante un discorso all’Accademia nazionale di Scienza, Medicina ed Ingegneria.

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La Nasa avrà un suo team dedicato allo studio del fenomeno che negli ultimi anni ha registrato un aumento di attenzione da parte dei media e dell’opinione pubblica, dopo i tre video pubblicati nel 2017 dal New York Times che il Pentagono ha ufficialmente dichiarato di “oggetti non identificati”. Nel giugno del 2021 la Difesa Usa ha presentato un rapporto ufficiale sugli Uap, che ha catalogato più di 140 oggetti volanti che il Pentagono non è stato in grado di identificare. Punto chiave del report, l’impossibilità dichiarata dalla Difesa di verificare  che questi oggetti fossero di provenzienza tecnologica aerospaziale avanzata da paesi come Cina o Russia. Stessa impossibilità di provare altri tipi di origine, quindi anche extraterrestre.

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Il ruolo dell’agenzia spaziale sarà di conferire una prospettiva scientifica a quanto già in esame al Pentagono e nelle agenzie di intelligence, spiega Zurbuchen, specificando che il programma di studio è controverso ma è un compito a cui la Nasa deve partecipare. L’annuncio arriva  dopo la prima audizione pubblica in 50 anni svoltasi al Congresso, in cui membri del Pentagono hanno relazionato ai parlamentari sulle analisi che riguardano il fenomeno, a cui dovrebbero seguire altri incontri.

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