Uno scudetto sospeso: ora la Champions romperà l’equilibrio

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La domanda-chiave di Juve-Inter, a favore di chi vada questo pareggio, non ha una risposta scontata. L’Inter ha passato indenne la trasferta più impegnativa, la prossima settimana giocherà a Napoli, la prospettiva è di un girone di ritorno pieno di scontri diretti a San Siro come accadde al Napoli l’anno scorso al Maradona. Sull’altro fronte la Juve è rimasta in scia senza rischiare niente, anzi, era pure andata in vantaggio con un pallone recuperato a Dumfries, salvo farsi raggiungere da un magistrale contropiede coast to coast: un mondo alla rovescia, viste le caratteristiche delle due squadre, ma nei big match succede spesso perché tutti sanno fare tutto, e se non tutto molto. Allegri ha fatto debuttare un altro ragazzino, Nicolussi Caviglia, con una mossa che sottolinea la sua fiducia nei giovani bianconeri e — più maliziosamente — la necessità di aggiungere a gennaio almeno un centrocampista di valore. Ed è in questo senso che restare attaccati all’Inter può accontentare pur essendosi giocati lo scontro diretto casalingo.

Le pagelle di Juventus-Inter: Chiesa e Thuram accendono la partita

Mazzarri e Camarda, rivoluzioni vecchie e nuove

Anche sotto a Juve-Inter la giornata 13 — siamo a un terzo di campionato — ricopriva una grande importanza, per i due spareggi nella terra di mezzo di chi ha già perso parecchio terreno, eppure conserva qualche speranza di rientro in zona scudetto. A guardare la classifica, che ora evidenzia le inseguitrici, gli effetti dei due verdetti sono molto più netti del modo in cui sono arrivati. Il Milan ha battuto la Fiorentina in capo a una partita equilibrata ma sinceramente brutta, vinta grazie a una buona giocata del suo uomo altrimenti peggiore, l’assist di Jovic che porta al rigore.

Equilibrato ma a un livello più alto anche Atalanta-Napoli, l’altro spareggio, risolto da un errore di Carnesecchi, a conferma di come il calcio sia un mondo di paradossi infiniti: una giocata indirizza la gara brutta, un errore quella bella. Tra formazioni sfasciate dagli infortuni e colte nel mezzo del cammin europeo — le gare di coppa di questa settimana decideranno molto — si è detto che per una volta il risultato era l’unica cosa che contava. Beh, è una piccola (e doppia) ipocrisia. Il risultato viene sempre prima, anche perché le eccezioni non cancellano la regola che lo raggiungi se giochi meglio dei rivali. Detto questo, non è mai l’unica cosa: sabato, per esempio, il Napoli inaugurava il Mazzarri-bis, una storia umana prima che tecnica visto il pregresso che, in modo fuorviante e spesso crudele, ha trasformato l’allenatore in un meme.

Mazzarri è un tecnico di valore travolto in passato da una comunicazione inadeguata. Senza esagerare un lavoro che è appena iniziato, il Napoli di Bergamo è sembrato una squadra nuovamente consapevole delle proprie qualità, come dimostra il fatto che i migliori siano stati Kvara e, nel suo spezzone, Osimhen. Venendo al Milan, e restando alla comunicazione, la moria delle punte unita alla sottovalutazione sul mercato del tema vice-Giroud è stata risolta con una grande mossa, il lancio del 15enne Francesco Camarda: delle potenzialità del ragazzo si sussurra da tempo, l’idea di “promuoverlo” ha colmato un vuoto in rosa riattizzando un po’ di entusiasmo popolare. La gara con la Fiorentina era un ponte da attraversare verso il Borussia Dortmund, e il Milan l’ha fatto (anche) raccontando una bella storia.

Il milanista Francesco Camarda, 15 anni

Roma si separa

Al piano di sotto si sono separati i destini di Roma e Lazio: Mourinho ha debellato la resistenza dell’Udinese decidendosi a utilizzare l’intero arsenale, scelta che libera Dybala da eccessi di marcatura e nella quale Azmoun continua a sembrare più interessante dei minuti che gioca. La Lazio è scivolata nella parte destra della classifica con la prova insulsa di Salerno, riportando il pendolo di Sarri dalla parte delle dimissioni pochi giorni dopo il proclama di voler chiudere la carriera lì. Sono oscillazioni troppo profonde, l’aiuto per stabilizzarle deve venire dalla Champions.

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