Usa, Bumble sbarca a Wall Street: il successo dell’app dove è la donna a proporsi per prima

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NEW YORK – In meno di ventiquattr’ore il titolo della app Bumble messo sul mercato di Wall Street è passato da una valutazione potenziale di 28 dollari a 43, ma stavolta i pirati di Reddit non c’entrano. Il titolo non è uno scherzo della rete per beffare i giganti della finanza, come successo con le azioni della Cenerentola GameStop. Dietro l’exploit di questa app di appuntamenti online c’è l’effetto pandemia e, in questo caso, il chiaro femminismo della piattaforma: con Bumble sono le donne a fare la prima mossa, lanciare un like o un cuoricino bianco su campo giallo sulla foto di un uomo. E da lì parte tutto.

Bumble è solo una parte di un fenomeno più grande: in tempi di lockdown le app di “dating” hanno ottenuto risultati record: da marzo dello scorso anno le prime venti al mondo hanno registrato 1,5 milioni di utenti al mese, più di 800 milioni di persone si incontrano online. Stare da soli tutto il giorno davanti al computer può aprire nuovi scenari. Il primo mese di pandemia in Usa gli appuntamenti ‘al buio’ hanno registrato una crescita dell’82 per cento. Sono sorte app per tutti i gusti, da Blk, per i single afroamericani, e Chispa, dedicata ai latinos.

Bumble ha più di cento milioni di iscritti. Il nome richiama l’ape e il suo ronzare, il colore è il giallo. Con questa app anche le più timide e insicure possono scorrere una lista di volti in cui gli uomini stanno come in vetrina ed essere quelle che offrono da bere al bancone del pub.

L’’idea è di una donna, Whitney Wolfe Herd, 31 anni, nata nello stato mormone dello Utah da famiglia ebreo-cattolica, studi alla Sorbona di Parigi, più giovane Ceo nell’high-tech. Herd aveva cofondato la app di appuntamenti più popolare al mondo, Tinder, per poi lasciarla dopo aver fatto causa per discriminazione razziale e aver ottenuto un risarcimento di un milione di dollari.

Nel 2014 ha lanciato Bumble, ma il messaggio che le ha cambiato la vita non è arrivato sull’app, ma per email: era quello di un miliardario russo, Andrey Andreev, interessato a sviluppare il progetto. Il russo ha acquisito con tre miliardi di dollari le quote di maggioranza di MagicLab, che ha Bumble e Badoo. Andreev è stato accusato nel 2011 e 2012 di aver usato frasi sessiste con il suo staff, lui ha sempre respinto le accuse e Herd non sembra averci dato peso.

La app femminista, che ha base a Austin, Texas, sta crescendo a ritmi straordinari: valutata tre anni fa un miliardo, a Wall Street potrebbe raggiungere una quotazione complessiva di otto miliardi. Al servizio base, quello degli appuntamenti, si sono aggiunti Bumble Bizz, per creare una rete professionale, e Bumble Bff, per trovare nuovi amici. Ma è la prima a far parlare di sé.

Il sistema è molto intuitivo: tutti possono iscriversi, fornendo minibiografie in trecento caratteri e le fondamentali foto. Poi sta alle ‘api’ donne fare la prima mossa. Un like femminile crea una ‘connessione’, poi le due persone hanno tempo 24 ore per scambiarsi messaggi, altrimenti scade. In caso di coppie dello stesso sesso, ognuna delle due può dare il via. Nella creazione dell’account si indicano 85 identità di genere, che vanno dall’eterosessuale all’androgino, l’asessuale, il bigender, donna con trans, donna transgender, fluido, neutro, intersex, uomo con transgender femmina. Se non bastano, c’è uno spazio bianco dove indicare una definizione extra.

Il servizio è gratuito, ma offre pacchetti a pagamento per prolungare di 24 ore il tempo in cui una ‘connessione’ scade. I Super Like sono un’altra opzione: di colore bianco su campo giallo, indicano un interesse speciale a una persona e guadagnano maggiore attenzione. La app vende due ‘Super Like’ a 3,99 dollari, oppure a 89 centesimi l’uno ma bisogna comprarne trenta. Con i ‘bumble spotlight’ si può diventare uno dei profili più seguiti, per trenta minuti, nell’area in cui si lavora o si vive.

Rispetto ad altre app c’è la possibilità di fare collegamenti video, soluzione utile per chi non vuol dare subito il proprio numero di telefono. In tempi di pandemia, Bumble offre anche consigli su come combattere l’ansia del primo incontro e come gestire il rischio contagi. Ma in caso di improvvisa crisi di solitudine, gli esperti della app consigliano di utilizzare il vecchio metodo delle nonne: affacciatevi alla finestra o al balcone e parlate ai vostri vicini. 

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