Valanga in Engadina, si aggrava il bilancio delle vittime: dopo Luca Laurin muore in ospedale Fabio De Marco, il secondo scialpinista

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Si aggrava il bilancio della valanga che si è staccata l’altroieri in Engadina, in Svizzera. Dopo Luca Laurin, 42enne brianzolo, iscritto al Cai Lissone, città dove abitava, è morto in ospedale anche Fabio De Marco, 41 anni, istruttore del Cai. Entrambi – con una terza persona rimasta illesa -, erano stati travolti da una slavina mentre erano impegnati nella discesa dalla vetta del Piz Grevasalvas, nel Cantone dei Grigioni.

Il 32enne rimasto illeso era stato trovato dai soccorritori, intervenuti con i cani e un elicottero, mentre scavava nella neve per cercare di salvare i due compagni di cordata.

Fabio De Marco abitava a Rezzago, in provincia di Como, era un istruttore di sci alpinismo della Scuola Alto Lario e e socio del Cai Asso. Originario di Lecco, lascia una bambina di 6 anni: quando i soccorritori lo hanno trovato sotto la valanga era ancora vivo, è morto dopo il trasporto in ospedale. Su Facebook il ricordo della Scuola Alto Lario di cui era istruttore: “Purtroppo è mancato un nostro amico e collega istruttore: Fabio De Marco coinvolto in un incidente da valanga ieri al Grevasalvas. La Scuola Alto Lario tutta è vicina alla sua famiglia per la grave perdita”.

‘Desidero esprimere un messaggio di vicinanza alle famiglie dei nostri soci, interessate da questa tragedia”. Lo afferma il presidente generale del Club alpino italiano, Antonio Montani. “In questo inizio di stagione non possiamo far altro che raccomandare la massima prudenza – avverte Montani – ricordando che l’ambiente innevato è quello più imprevedibile. Un ambiente nel quale anche le persone più esperte e preparate possono essere coinvolte in incidenti e perdere la vita”.

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