Villas-Boas: “Ho sconfitto due tumori scoperti grazie a un incidente. Stavo per morire soffocato”. Ora si candida alla presidenza del Porto

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Dopo le dimissioni dal Marsiglia, nel febbraio 2021, André Villas-Boas è sparito dai radar del grande calcio. L’ex vice di Mourinho all’Inter, con un passato sulle panchine di Chelsea e Tottenham, ha vissuto tre anni da incubo. Un incidente a cui è sopravvissuto e due tumori sconfitti, raccontati in una lunga intervista a Record. “Se fosse passato qualche minuto in più dall’intervento di un infermiere, sarei morto soffocato in un letto d’ospedale”. Ora, a 46 anni, ha voglia di riprendersi il tempo perduto: vuole diventare presidente del Porto.

Villas-Boas e l’incidente al rally di Dakar

Il calvario è iniziato in realtà nel gennaio del 2018, quando Villas-Boas aveva partecipato al rally di Dakar, in programma pochi mesi dopo la separazione tra il tecnico e i cinesi dello Shanghai Sipg. Durante la quarta tappa l’allenatore fu costretto a ritirarsi per un infortunio alla schiena, il primo di una serie di problemi fisici. “Dopo l’incidente ho effettuato alcuni controlli e ho scoperto di avere due tumori. Nel primo caso – ha raccontato – mi è stata asportata metà tiroide, ma l’operazione non era riuscita bene. I miei genitori e mia moglie erano venuti a trovarmi in ospedale, io mi sentivo meglio, ma da un momento all’altro mi è sembrato di soffocare. Ho premuto il pulsante accanto al letto, un infermiere mi ha portato subito al pronto soccorso. Si trattava di un’emorragia interna che nel giro di pochi minuti mi avrebbe ucciso”. Dopo altri esami alla tiroide, i medici hanno trovato un tumore alla schiena, subito rimosso. “Se non fosse stato per il rally, non avrei mai scoperto di essere malato”.

Villas-Boas si è candidato per la presidenza del Porto

Ora il 46enne vuole tornare a essere protagonista nel mondo del calcio: ha presentato la propria candidatura per le elezioni presidenziali del Porto, club che ha allenato nel 2010-2011.

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