Stankovic, tegola Audero ma necessario combattere

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(ANSA) – GENOVA, 11 MAR – Ancora una volta sarà una Sampdoria rimaneggiata quella che scenderà in campo a Torino con la Juventus con l’ennesima tegola in settimana con lo stop del portiere Audero a causa della sublussazione alla spalla destra, almeno un mese di stop per lui e un problema per la Sampdoria: “Mi dispiace tantissimo per Audero, è il nostro capitano, un leader, mi dispiace per lui che tiene tanto alla Sampdoria e a questo gruppo. Stava molto bene, ci dava sicurezza e un’assenza così pesa e peserà. Abbiamo fuori Lammers, valutiamo le condizioni di Cuisance e Djuricic ma non sono molto ottimista”, ha detto il tecnico serbo Dejan Stankovic ai canali ufficiali del club.    In attacco tornerà Gabbiadini, al suo fianco chance per Rodriguez. A centrocampo diversi dubbi con Winks e Rincon che sono le uniche certezze in cabina di regia. E sarà il giovane sloveno Martin Turk, prelevato a gennaio dal Parma, che prenderà il posto di Audero: sarebbe in vantaggio rispetto al terzo portiere Nicola Ravaglia. “Si va a Torino a giocare con una squadra che sarebbe seconda in classifica senza la penalizzazione e che sta andando avanti anche in Europa. La Juve ha un organico molto importante, giocano in casa, sono tosti e organizzati. Fanno un calcio diretto, con un allenatore come Allegri che stimo tanto. Noi siamo in piena emergenza ma dobbiamo fare la nostra prestazione”, ha spiegato ancora l’allenatore che cerca di caricare l’ambiente.    “Siamo la Sampdoria e dobbiamo tenere il morale alto per la maglia che indossiamo – ha ribadito Stankovic -. Nelle mille difficoltà dobbiamo essere fieri di lottare ogni partita per questi colori. Sicuramente non ero contento dopo il pareggio con la Salernitana: dovevamo fare di più, essere un po’ più coraggiosi e creare di più prendendoci qualche rischio. È un anno difficile per noi, sotto tutti i punti di vista: faccio i complimenti allo Spezia e a mister Semplici che ieri sera hanno battuto una squadra top ma così vanno le cose. Noi dobbiamo guardare a noi stessi, continuando a lavorare duro e sodo: è una gioia allenare ogni giorno questi ragazzi che danno tutto e così devono fare anche domani”. (ANSA).   

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