Una via evacuata e un intero quartiere bloccato per quello che sembrerebbe essere stato un regalo inopportuno – per usare un eufemismo – di un padre a suo figlio: sabato 23 settembre in via Ugo La Malfa a Castel Goffredo (nel Mantovano) è stata rinvenuta una granata, proprio accanto all’ingresso del condominio che si trova al civico 1.
La bomba a mano, in base a quanto finora ricostruito, sarebbe stata lasciata da un cittadino di origine romena (residente nella palazzina accanto) al figlio per “giocare alla guerra” con i suoi amici.
Il bambino l’avrebbe però poi dimenticata in strada e lì è rimasta fino all’alba dello scorso sabato, quando un uomo di origine bengalese che abita in zona è rincasato intorno alle 4.30 del mattino dopo il turno di notte al lavoro e si è spaventato notando l’oggetto.
Così è immediatamente scattato l’allarme: sono stati allertati i carabinieri che hanno isolato la zona e poco dopo sono arrivati sul posto anche i Vigili del fuoco di Castiglione delle Stiviere, nonché i rappresentanti dell’amministrazione comunale e gli artificieri del Genio Guastatori di Cremona, chiamati dalla Prefettura a valutare l’effettiva pericolosità della granata.
Intanto il vicesindaco Davide Ploia aveva già firmato un’ordinanza per disporre “l’evacuazione effettiva e lo sgombero temporaneo degli edifici e delle strade e pertanto di tutta la popolazione residente, dimorante e/o temporaneamente presente in via Ugo La Malfa” e “la chiusura totale al traffico veicolare e pedonale di via Guido Rossa e via Ugo La Malfa nel tratto compreso tra via Concordia e via Togliatti”.
Solo una volta che l’intera area era stata transennata e gli artificieri, arrivati nel primo pomeriggio, si erano messi al lavoro, l’incauto genitore si è presentato spontaneamente ai carabinieri spiegando di aver lasciato il giorno prima la granata al figlio come se fosse un giocattolo e sostenendo che fosse vuota e assolutamente innocua. L’uomo si è anche offerto di riprenderla e riportarla a casa propria come se nulla fosse accaduto.
Gli accertamenti condotti dagli artificieri del decimo reggimento del Genio Guastatori di Cremona hanno però smentito la sua versione: pur non contenendo esplosivo, la granata era comunque “un ordigno potenzialmente pericoloso” e sarebbe potuta esplodere, dato che il meccanismo di deflagrazione non era disattivato.
La bomba a mano è stata quindi sequestrata dalle forze dell’ordine e verrà fatta brillare nei prossimi giorni dagli artificieri. Intanto proseguono le indagini dei carabinieri per fare luce sull’episodio.
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