Aifa, ora alla guida dell’Agenzia del farmaco c’è Francesco Fera: poco esperto di medicinali ma amico di Meloni e Gemmato

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Un’Aifa sempre più pugliese, caratterizzata da alte dosi di “amichettismo”. Da quando il farmacista e esponente di spicco di Fdi Marcello Gemmato è al ministero alla Salute come sottosegretario, si moltiplicano le nomine di suoi conoscenti. Ovviamente un occhio particolare Gemmato lo riserva all’agenzia del farmaco. Visto che pochi giorni fa se ne è andato, sbattendo la porta, il presidente Giorgio Palù, al momento, come prevede lo statuto, il reggente è il consigliere di amministrazione nominato appunto dal ministero. Si tratta di Francesco Fera, barese pure lui, che è ritratto in una foto pubblicata alcuni anni fa dallo stesso Gemmato su Facebook insieme a colei che il termine “amichettismo” lo ha coniato di recente, cioè Giorgia Meloni. Però per gli altri.

Eppure, a giudicare dalla foto lei è buona amica di Fera, pure da molto tempo. Come spiega il sottosegretario nella didascalia, infatti, l’immagine risale a una decina di anni prima e l’occasione era proprio il compleanno di Fera. La scena è ripresa a Putignano, dove viene fatto un brindisi di ritorno da alcune manifestazioni. Oggi, l’uomo che siede al tavolo tra i due politici sorridenti guida l’Agenzia del farmaco. Non si sa ancora per quanto tempo, dipende se il ministro alla Salute Orazio Schillaci deciderà di nominare un commissario straordinario oppure indicherà alle Regioni il nome che vorrebbe come nuovo presidente.

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Poca sanità nel curriculum

Perché Fera è stato scelto come membro del cda dell’agenzia regolatoria? Non certo per il suo curriculum. Di sanità si occupa da poco, dal 2019, quando è entrato all’Aress, l’agenzia regionale strategica per la salute e il sociale della Regione Puglia. Adesso è nell’area amministrativa, inizialmente era responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza. Prima di arrivare all’agenzia pugliese, si è occupato di politiche giovanili, politiche europee, sistemi informativi, valutazione delle performance della pa e ancora altri temi. Da giovane è passato dalla onlus Modavi e tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010 per Novapuglia, agenzia nazionale per i giovani si è occupato dell’organizzazione a Bari del Meeting mondiale dei giovani promosso dal ministero della Gioventù. A quel tempo retto proprio da Giorgia Meloni. Insomma, non c’è traccia di esperienza con i medicinali, anche se va detto i membri del cda non devono essere necessariamente dei farmacologi o dei medici. Anzi, spesso sono stati assessori regionali, esperti di diritto, tecnici che hanno lavorato al ministero. Tutte cose che comunque Fera non è. Evidentemente la sua amicizia con Gemmato e con Meloni ha giocato un ruolo che va oltre le conoscenze specifiche.

L’altro amico, il farmacista barese

Con Fera sono due i pugliesi finiti dentro Aifa in ruoli di rilievo. Pochi giorni Gemmato ha infatti piazzato uno sconosciuto farmacista di Bari, Vincenzo Lozupone, dentro la nuova Commissione tecnico economica, cioè nel gruppo che decide sicurezza, efficacia e prezzi dei farmaci che entrano nel sistema italiano. Un lavoro difficile, da super tecnici. E infatti a Lozupone sarebbero tremati i polsi quando, dopo la nomina, dall’Aifa sono iniziate ad arrivare un po’ di carte, che fanno presagire il lavoro che dovrà svolgere, soprattutto l’attività di studio di lunghi dossier di medicinali. Anche in questo caso il curriculum non aiuta colui che dovrà frequentare gli esperti nominati dalle Regioni e dal governo. Del resto, da giorni circola negli ambienti medici un file con l’h index di tutti i nominati nella commissione, cioè sul fattore che rivela il valore scientifico, basato sulle pubblicazioni, dei tecnici. Lozupone è l’unico a zero.

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