Andrea Purgatori, la camera ardente in Campidoglio. Il figlio: “Per tutti quelli che desiderano salutare papà insieme a noi”

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È il giorno della camera ardente per il giornalista Andrea Purgatori. Il giorno in cui, nella sala della Protomoteca in Campidoglio, i figli, la compagna, i parenti e gli amici ma anche la sua Roma e il pubblico che per tanti anni gli è stato fedele.

l’inchiesta

Andrea Purgatori, l’autopsia: “La morte fu causata dal tumore ai polmoni”

Ad annunciare sui social l’esposizione della salma del padre è Edoardo, il figlio maggiore dei tre del giornalista. Scrive un messaggio “per tutti quelli che desiderano salutare papà insieme a noi”. Accanto un cuore bianco. Sopra al messaggio una foto di Andrea Purgatori di qualche anno fa con l’immancabile sigaro tra i denti. Sorridente.
 

La camera ardente sarà aperta dalle 15 alle 19 e l’accesso è consentito dall’ingresso lato portico Vignola. Sarà il momento della commozione davanti alla salma e del ricordo. I funerali si svolgeranno domani, venerdì 28 luglio, alle ore 10 nella Basilica Santa Maria in Montesanto, ‘Chiesa degli artisti’ a piazza del Popolo.
 

Restano gli interrogativi sulla fine del gigante del giornalismo morto lo scorso 19 luglio che indagò e cercò la verità sui fatti di cronaca più misteriosi d’Italia, come la strage di Ustica, le bombe in via dei Gergofili e la sparizione dell’agenda rossa di Borsellino. I familiari, assistiti dai legali Alessandro e Michele Gentiloni Silveri, hanno sporto denuncia alla procura di Roma per comprendere se siano state corrette o meno la diagnosi e le cure prestate al padre, affetto da un tumore. L’autopsia ha rivelato che il tumore primitivo al polmone sarebbe la causa dell’arresto cardiocircolatorio che ha strappato alla vita Andrea Purgatori, il cuore ha ceduto per un problema cardio-polmonare. Ma per avere le risposte definitive sulle metastasi diagnosticate dai due medici indagati, il professor Gianfranco Gualdi e il medico Claudio Di Biasi della sua équipe, occorrerà attendere il prossimo 6 settembre.
 

E sui social da giorni arrivano i messaggi di chi ha conosciuto e seguito il giornalista d’inchiesta, sceneggiatore, conduttore televisivo amato e stimato da spettatori e colleghi. “Quello che ha dato a questo Paese, alla società e a voi non morirà mai”, c’è scritto in un a delle centinaia di post sotto all’annuncio del figlio Edoardo.

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