Antonio Sanò: “Ciaran è uno dei cicloni più potenti che abbia mai colpito l’Europa. Con l’intelligenza artificiale riusciamo a prevedere le insidie”

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“Questa tempesta extratropicale che sta per aggredire l’Italia si è formata sull’Oceano Atlantico, fuori dall’Europa. L’hanno chiamata Ciaran, e gli abbiamo lasciato quel nome. Non siamo intervenuti perché dopo le critiche che ci hanno fatto, nonostante le nostre scelte siano attinenti alla cultura classica, hanno deciso di dare un nome qualsiasi”.

Antonio Sanò, fondatore e direttore del sito iLMeteo.it e della app da oltre 30 milioni di utenti, non è un meteorologo ma un ingegnere che consegna agli esperti calcoli matematici di previsione. La tempesta che si sta abbattendo sulla Normandia, sta creando gravi disagi. E oggi raggiungerà l’Italia.

Ciaràn vuol dire “little dark one”, è un nome irlandese. L’idea di potenza ce l’ha.

“Si tratta di una tempesta davvero molto potente che alle 7 di questa mattina ha raggiunto la Normandia in Francia dove si sono registrate raffiche che hanno raggiunto anche i 200 km/h. Quando si raggiungono queste velocità le tempeste possono esser considerate già uragano, ma non è opportuno chiamarle così perché quando entrano sulla terraferma perdono di intensità”.

Nelle isole del Canale della Manica le autorità hanno confermato che le condizioni sono attualmente ‘pericolose’, invitando la popolazione a rimanere in casa.

“Il ciclone è tra i più forti che hanno colpito l’Europa e nelle prossime ore, diciamo dal pomeriggio verso le 17, si abbatterà sull’Italia, restando al massimo della potenza fino a tutta la sera e la notte. Arrivando dal sud del Francia, dalla Valle del Rodano, i venti da ovest s’infilano tra la Sardegna e la Corsica per sfociare sul Mar Tirreno a 112 km/h. Poi attenuandosi, raggiungeranno Toscana e Lazio”.

Poi continuerà ad avanzare alla stessa potenza?

“Succederanno due cose. Il ciclone entrando soffierà contemporaneamente a nord della Corsica e colpirà a 90 km/h la Liguria di Levante e l’alta Toscana. Ma nella notte sull’Adriatico vento di scirocco si abbatterà contro Venezia, sulla Laguna di Grado e su Trieste, in Friuli-Venezia Giulia. Non si tratta della Bora, è un vento da sud”.

Mareggiate quindi?

“Sì, il mare si ingrosserà molto, sono previste onde di 7 metri sulla zona delle Cinque Terre e di almeno 3 metri sul fronte Adriatico, c’è pericolo di inondazioni a Venezia e in Friuli, bisogna prestare molte attenzione alla coste”.

Oltre il vento, la pioggia?

“Anche su questo bisogna stare attenti. Si attendono piogge eccezionali, parliamo di150 litri sul metro quadro, da Chiavari verso La Spezia, in particolare su Lunigiana e Garfagnana, e poi Pistoia, Lucca, Prato e Firenze. Piogge forti anche su Prealpi, partendo dalle Orobia arrivando all’Alto Garda e a tutto il Friuli Venezia Giulia, con punte massime di 250 litri sulla Carnia, nella parte nord-occidentale della provincia di Udine”.

Ci dobbiamo preoccupare?

“C’è una grande differenza per quanto riguarda la capacità di gestire la pioggia nella Carnia, dove ce la fanno, o nelle regioni come Toscana e Liguria di Levante dove il rischio idrogeologico è molto più alto. In più è prevista neve a quote alte, 1800-2000 metri, pioggia a quote più basse e questo è un aggravante perché si ingrosseranno i corsi d’acqua più bassi. Il vento forte provoca onde e danni alle zone costiere, ma è localizzato e prevedibile. La pioggia invece si raccoglie in una zona ma poi si sposta e può provocare danni in zone diverse, distanti, è un problema più insidioso”.

Imprevedibile?

“Su iLMeteo.it abbiamo rilasciato da poco un aggiornamento importante: le previsioni ogni dieci minuti. Serve proprio per conoscere l’intensità della pioggia sull’ora. In estate servirà a prevedere la grandine”.

Come avete fatto?

“Con l’intelligenza artificiale applicata per la prima volta alle previsioni meteorologiche. L’algoritmo confronta i dati del radar interattivo con le previsioni formulate dai modelli matematici, questo consente di avere previsioni nel brevissimo tempo molto più fedeli di prima”.

Previsioni per i prossimi giorni invece?

“Nella notte la perturbazione scenderà a Sud colpendo Lazio, Campania e Abruzzo. Anche qui massima attenzione alle coste, soprattutto sul litorale di Roma, Latina, ci saranno mareggiate anche a Gaeta e Caserta. Venerdì si prevede una pausa di maltempo che durerà fino a sabato, poi dalla sera di sabato arriverà la neve a quote basse, 1200 metri anche, e quindi il freddo”.

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L’inverno arriva sabato quindi?

“Per metà Italia. Se ci saranno 4 gradi a Milano e lo zero termico ad Aosta e Bolzano, a Sud le temperature si innalzeranno, a Palermo sono previsti ancora 25 gradi”.
E si sa già come sarà l’inverno?

“Secondo le previsioni del Centro Europeo ci saranno temperature più alte della norma, cosa che è diventata nella norma anch’essa, ma c’è una particolarità: quando le temperature sono più alte piove di più e nevica di più. Quindi si prevedono temperature più alte ma anche più nevicate. A gennaio, febbraio e marzo in montagna ci sarà tanta neve”.

E questa volta conserveremo un po’ d’acqua per combattere la siccità estiva?

“Era stato stato nominato il commissario Siccità, poi si è messo a piovere e si è fermato tutto. Vedremo”.

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