Carte della cultura e del merito, in vigore da oggi. Come chiedere i 500 euro (cumulabili) per mostre, cinema e libri

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MILANO – E’ prevista alle 12 del 31 gennaio la partenza della piattaforma del Ministero della Cultura per la richiesta delle due carte – Carta della cultura Giovani e Carta del merito – che vanno a sostituire il bonus diciottenni, travolto nella sua vita da notizie di truffe e scandali. Con il 31 gennaio entra infatti in vigore il decreto del 29 dicembre, il numero 225 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 16 gennaio, che “disciplina i criteri e le modalità di attribuzione e di utilizzo della «Carta della cultura giovani» e della «Carta del merito»” volute dalla legge di Bilancio del 2023 con un limite massimo di spesa di 190 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2024.

Beneficiari

Lo stesso decreto chiarisce a chi va la carta.

La “Carta della cultura giovani” è riconosciuta a tutti i residenti nel territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità, appartenenti a nuclei familiari con Isee non superiore a 35.000 euro. La Carta è assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del compimento del diciottesimo anno di età.

La “Carta del merito” è riconosciuta a tutti i residenti nel territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità, che hanno conseguito, non oltre l’anno di compimento del diciannovesimo anno di età, il diploma di maturità presso istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado con una votazione di 100 o 100 e lode. La Carta è assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del conseguimento del diploma.

Il valore delle carte

Ancora il decreto fissa in 500 euro il valore di ciascuna Carta – sono dunque cumulabili -: una cifra che non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non si conteggia ai fini dell’Isee. Le carte si possono richiedere fino al 30 giugno, registrandosi sulla piattaforma del Ministero.

Ciascuna è individuale, nominativa e utilizzabile entro e non oltre il 31 dicembre dell’anno in cui i beneficiari si sono registrati sulla piattaforma, ricorda il Ministero in una nota.

Cosa si può comprare

Ancora il dicastero ricorda che le Carte possono essere usate per acquistare biglietti per rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche e spettacoli dal vivo; per l’acquisto di libri, abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale; per musica registrata e prodotti dell’editoria audiovisiva.

Con le Carte è, inoltre, possibile acquistare anche titoli di accesso a musei, mostre, eventi culturali, aree archeologiche e parchi naturali. Il credito può essere usato inoltre per partecipare a corsi di musica, teatro, danza e lingue straniere.

Sono esclusi dal novero dei prodotti acquistabili i videogiochi e gli abbonamenti per l’accesso a canali o piattaforme che offrono contenuti audiovisivi. Le Carte non possono essere convertite in buoni di spesa sostitutivi generati dall’esercente.

La violazione delle regole può comportare la disattivazione della carta, la cancellazione dall’elenco delle strutture, imprese o esercizi commerciali accreditati, il diniego di accredito o il recupero delle somme non rendicontate correttamente o utilizzate per spese inammissibili. Per i trasgressori, c’è una sanzione di importo compreso tra 10 e 50 volte la cifra indebitamente percepita o erogata, comunque non inferiore a 1.000 euro. Nei casi più gravi, il prefetto può sospendere l’attività della struttura, impresa o esercizio commerciale anche fino a 60 giorni.

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