Coppa Italia, Atalanta-Juventus 1-2: Kulusevski e Chiesa regalano il secondo trofeo a Pirlo

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REGGIO EMILIA – In attesa di capire se il prossimo anno giocherà in Champions, la Juventus conquista a Regio Emilia il secondo trofeo stagionale: batte 2-1 l’Atalanta e, dopo la Supercoppa, alza la 14/a Coppa Italia davanti a un ritrovato pubblico (4300 spettatori). Curioso il destino di Pirlo: in discussione per la prossima stagione si toglie la soddisfazione, nel giorno del suo 42° compleanno, di fare di nuovo centro alla seconda finale in carriera. Il tecnico bianconero è stato bravo e fortunato stavolta: bravo per aver insistito ancora su Kulusevski (un gol e un assist), come partner di Ronaldo, fortunato nell’aver tenuto in campo 1′ decisivo in più Chiesa che ha segnato proprio mentre stava per essere tolto dal campo per lasciar posto a Dybala.

<<La cronaca della gara>>

Gasperini e la maledizione del primo titolo in carriera

Per Gasperini il primo titolo in carriera resta stregato. Beffato due anni fa dalla Lazio, il tecnico nerazzurro ancora una volta deve rimandare l’appuntamento con l’agognata prima importante vittoria. L’Atalanta ha perso perché è venuto meno nella ripresa: un po’ per aver sprecato troppe energie nella sfortunata prima frazione, un po’ perché non è riuscita a trovare, nella seconda parte di gara, le adeguate contromisure a una Juve che è stata brava a spezzargli ritmo con un pressing alto e continuo.

La Juventus e il mestiere della vittoria

Pirlo rinuncia a Dybala, Gasperini rilancia Pessina

Costretto a rinunciare allo squalificato Alex Sandro, Pirlo ha deciso di dirottare Danilo a sinistra, arretrando a destra in difesa Cuadrado con McKennie piazzato davanti a lui. Poi ha preferito Buffon a Szczesny tra i pali e ha confermato Kulusevski come partner di Ronaldo in attacco. Gasperini ha risposto cambiando due pedine nella squadra che ha battuto il Genoa: in difesa ha preferito Palomino a Djimsiti mentre sulla trequarti ha riproposto Pessina rispedendo in panchina Miranchuk.

Malinovskyi risponde a Kulusevski

Per mezz’ora la Juve ha sofferto gli alti ritmi dell’Atalanta che si è affidata soprattutto a un ispirato Zapata, capace di mettere in costante difficoltà de Ligt, per rendersi pericolosa. I nerazzurri hanno sfiorato più volte il vantaggio, senza riuscire a centrare l’obiettivo con Palomino, lo stesso Zapata (2), Freuler e Malinovskyi su punizione. La Juve ha stretto i denti e, cinicamente, al primo tiro in porta è passata (31′): Kulusevski si è ritrovato tra i piedi un pallone rinviato corto da Palomino dopo un rimpallo in area e con uno splendido sinistro a giro lo ha insaccato a fil di palo alla destra di un esterrefatto Gollini. L’Atalanta non si è disunita e, dopo aver ancora impegnato Buffon con un colpo di testa di Hateboer, ha meritatamente pareggiato (41′): Malinovskyi ha raccolto un centro dalla destra di Hateboer e con un forte sinistro dal limite ha infilato Buffon.

Chiesa, palo e gol prima di uscire

La Juve ha iniziato al ripresa pressando più alta e la contromossa ha dato immediatamente ottimi frutti: i bianconeri hanno allertato Gollini con McKennie e Kulusevski e poi hanno preso un clamoroso palo con Chiesa, smarcato davanti alla porta con un pregevole colpo di tacco da Ronaldo. Gasperini, vedendo i suoi in difficoltà, ha provato a cambiare qualcosa inserendo Pasalic e Muriel per Pessina e Malinovskyi ma l’Atalanta non ha avuto neppure tempo di risistemarsi che ha incassato il gol del 2-1 (73′): Chiesa è rientrato dalla sinistra, ha chiesto e ottenuto triangolo al limite da Kulusevski e con un preciso sinistro sul primo palo ha battuto Gollini.

I cambi di Gasperini non scuotono l’Atalanta, rosso a Toloi

Gasperini ha tentato il tutto per tutto varando il 4-2-3-1 con l’innesto di Ilicic, Djimsiti e, infine, Miranchuk ma la Juve, con Bonucci lanciato stoicamente nella mischia per chiudere con la difesa a 3, ha stoicamente resistito chiudendo alla perfezione tutti gli spazi. L’Atalanta si è innervosita (4 gialli e un rosso, a Toloi in panchina, negli ultimi minuti) e ha perso in lucidità consegnandosi, di fatto, agli avversari. Festeggia Buffon, che diventa primatista assoluto di Coppa Italia con 6 trofei, raggiungendo Roberto Macini, festeggia, per qualche ora, la Juve prima di ritrovare la concentrazione in vista della delicata trasferta di Bologna. Per un curioso disegno del destino domenica, però, avrà bisogno di un favore proprio dall’Atalanta se vorrà rimettere piede in Champions.

ATALANTA-JUVENTUS 1-2 (1-1)
Atalanta (3-4-2-1): Gollini; Toloi (32′ st Djimsiti), Palomino, Romero; Hateboer (31′ st Ilicic), de Roon, Freuler, Gosens (38′ st Miranchuk); Pessina (23′ st Pasalic), Malinovskyi (23′ st Muriel); Zapata. (Rossi, Sportiello, Maehle, Sutalo, Lammers, Caldara, Ruggeri). All. Gasperini.
Juventus (4-4-2): Buffon, Cuadrado, De Ligt, Chiellini, Danilo, McKennie, Bentancur, Rabiot, Chiesa (29′ st Dybala), Kulusevski (37′ st Bonucci), Cristiano Ronaldo. (1 Szczesny, 31 Pinsoglio, 5 Arthur, 8 Ramsey, 9 Morata, 28 Demiral, 33 Bernardeschi, 38 Frabotta). All. Pirlo.
Arbitro: Massa.
Reti: nel pt 31′ Kulusevski, 41′ Malinovskyi, nel st 28′ Chiesa.
Angoli: 2 a 1 per l’Atalanta.
Recupero: 0 e 4′.
Ammoniti: Chiellini per gioco pericoloso, Malinovskyi, De Ligt, Romero, Freuler, De Roon e Ilicic per gioco falloso.
Espulsi: Toloi dalla panchina.

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