È morto Jean-Luc Krautsieder dopo anni di calvario: il giovane di Latina aggredito a Bordeaux da tre criminali mai identificati

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Jean-Luc Krautsieder è morto dopo tre anni di calvario. Non viveva più da una notte di inizio giugno del 2019 quando fu aggredito mentre percorreva una via di Langon, frazione di Bordeaux.

Krautsieder era andato a trovare la nonna e stava tornando nella propria abitazione, vicino, a circa 500 metri di distanza. Durante il tragitto era stato accerchiato da tre banditi che lo avevano derubato e picchiato fino a mandarlo in coma. Jea-Luc era arrivato all’ospedale Le Pellegren di Bordeaux con il volto tumefatto, tanto che per il riconoscimento era stato necessario un esame genetico. 

A trovarlo privo di sensi e riverso sull’asfalto in mezzo alla strada erano stati due passanti che avevano avvertito le forze dell’ordine francesi e chiamato un’autoambulanza. Da allora non è mai tornato in Italia, fino ad oggi si trovava in un centro di riabilitazione a Bordeaux.

La gravità e la localizzazione dei colpi inferti al ragazzo di Latina avevano persuaso il gip francese a procedere con l’accusa di tentato omicidio. 

Il suo caso era diventato noto in città tanto che l’allora sindaco Damiano Coletta aveva incontrato la madre e la sorella in Comune. Gli amici di Latina avevano organizzato per lui anche una raccolta fondi.

Oggi, l’ex primo cittadino dichiara: “È durato anni il calvario di Jean-Luc Krautsieder, il nostro concittadino aggredito e brutalmente picchiato a Langon, vicino Bordeaux da criminali rimasti ignoti. Era in Francia per lavoro, non è più tornato. In questi tre anni la solidarietà dei latinensi non è mancata per contribuire alle spese per la struttura sanitaria di riabilitazione dove si sperava potesse trovare salvezza. Tre anni in cui la lontananza ha pesato ancor di più sul dolore dei suoi cari. Oggi ci ha lasciati. Alla mamma Lucia e alla sorella e alla famiglia tutta il mio abbraccio più affettuoso. Riposa in pace Jean”.

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