Energia, i leader Ue riuniti a Praga. Von der Leyen: “Tetto al prezzo del gas, non oggi”. Gentiloni: “Price cap dinamico soluzione giusta”

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MILANO – L’Europa è ancora in cerca di un’intesa sul fronte delle misure da adottare per contrastare la crisi energetica e in particolare sull’ipotesi di tetto al prezzo del gas. Il tema è al centro dall riunione del consiglio europeo informale oggi a Praga. Ma è direttamente la presidente della Commissione euroea, Ursula von der Leyen, a chiarire che non ci sono passi concreti in vista: “Non sono previste”, ha detto a chi chiedeva se ci fossero decisioni in arrivo. Però “dovrebbe essere compiuto un passo importante” che servirà ad arrivare a una scelta nel prossimo consiglio europeo del 20-21 a Bruxelles. “Ora è tempo di discutere di come limitare i picchi nei prezzi dell’energia e la manipolazione operata da Putin – ha detto von der Leyen – La seconda cosa importante da discutere è il level playing field, ovvero che le aziende di ogni Paese abbiano la stessa possibilità di partecipare al mercato unico, con equità. Il terzo punto è il RePowerEu, e come potenziarlo”.

Sul tavolo c’è anche la proposta italiana e di altri tre Paesi, che il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni benedice: si tratta di un price cap “dinamico”. “L’idea di un price cap bloccato può avere delle controindicazioni”, ha detto il commissario a Radio Anch’io, “perché è chiaro che l’atteggiamento verso la Russia non può essere lo stesso che quello verso la Norvegia o l’Algeria”. Per questo è meglio optare per “uno strumento abbastanza sofisticato” e “un price cap dinamico potrebbe andare incontro a questa necessità”. L’auspicio della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, è raggiungere un accordo sul tetto al prezzo “che faccia in modo che gli Stati non competano l’uno con l’altro facendo offerte, che non metta cittadini diversi su un campo di gioco diverso”.

Mediazione italiana sul tetto al gas. Ma da Berlino arriva un altro no

 

Punti chiave

  • Von der Leyen: “Parliamo di price cap ma oggi non si decide”
  • Gas, Gentiloni sulla proposta italiana: “Price cap dinamico può esser soluzione”

Anche Fiala (premier ceco) non si aspetta decisioni sul price cap

Non ci si può aspettare che i leader europei oggi o nelle prossime settimane trovino degli accordi sul tetto al prezzo del gas. Lo ha spiegato il premier ceco, Petr Fiala, in vista del consiglio europeo informale che si tiene oggi  al Castello di Praga. I temi principali sono la guerra in Ucraina e l’energia. “La Repubblica Ceca vuole da tempo che si separino il prezzo dell’elettricità da quello del gas. Le proposte della Commissione europea vanno nella stessa direzione. Non voglio anticipare i risultati dell’incontro, ma credo che l’intera riflessione sulla politica energetica europea si stia muovendo nella giusta direzione”. “Sempre più Paesi, ma anche la Commissione, si stanno rendendo conto che non solo dobbiamo liberarci della nostra dipendenza dalle forniture energetiche russe, ma che dobbiamo anche esaminare come si formano oggi i prezzi dell’energia in Europa”, ha dichiarato ieri sera il premier ceco Petr Fiala, aggiungendo che “sia nell’interesse di tutti adottare una soluzione paneuropea anziché nazionale. ‘”Se lasciamo la questione alle soluzioni nazionali, saremo svantaggiati rispetto ad alcuni paesi come la Germania, e non dovremmo permetterlo”, ha affermato Fiala.

Metsola: “Negoziare forniture insieme”

“Dobbiamo imparare dalla pandemia e, come con i vaccini, negoziare come blocco e fermare la speculazione sui prezzi, in parte causata dalle stesse azioni”. Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, nel suo discorso ai capi di stato e governo Ue riuniti a Praga in un Vertice Ue informale, sottolineando la necessità “di una cooperazione migliore e più regolare tra gli Stati sui prezzi del gas a lungo termine” per garantire “mercati a prova di futuro. Presto arriverà la primavera e i nostri depositi di gas avranno bisogno di essere riempiti e, a quel punto, dobbiamo essere in una situazione in cui possiamo acquistare gas a prezzi ragionevoli da partner affidabili”, ha sottolineato. Sul tavolo dei capi di stato e governo anche la piattaforma per gli acquisti congiunti di energia lanciata dalla Commissione europea lo scorso 7 aprile, mai realmente diventata operativa per gli acquisti comuni.

(ansa)

Draghi al castello di Praga

Il premier Mario Draghi è arrivato al Castello di Praga dove, a breve, inizierà il vertice informale dei leader europei. Il supporto all’Ucraina, il dossier inflazione e la crisi energetica sono i principali temi sul tavolo del vertice, al quale si collegherà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Von der Leyen: “Parliamo di price cap ma oggi non si decide”

 “Ora è tempo di discutere di come limitare i picchi nei prezzi dell’energia e la manipolazione operata da Putin. La seconda cosa importante da discutere è il level playing field, ovvero che le aziende di ogni Paese abbia la stessa possibilità di partecipare al mercato unico, con equità. Il terzo punto è il RePower, e come potenziarlo. Non ci saranno decisioni oggi, essendo un Consiglio informale ma è in preparazione del Consiglio di ottobre”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, arrivando al Castello di Praga.

Metsola: “Inviare armi pesanti a Ucraina”

 “L’Ucraina necessita di armi pesanti e carri armati. Gli Stati membri possono fornire” le armi “visto che la Russia ha messo in campo una nuova escalation alla sua invasione rendendola più disperata e noi dobbiamo rispondere in maniera proporzionata”. Lo ha detto la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola parlando con i cronisti prima del vertice informale di Praga.

Via al secondo giorno del vertice di Praga

Prenderà il via questa mattina presso il castello di Praga, in Repubblica ceca, il vertice Ue informale tra i leader europei chiamati a confrontarsi su tre questioni: l’aumento dei prezzi dell’energia, la crisi economica e il sostegno all’Ucraina nella guerra intrapresa dalla Russia. Sul fronte energetico, i capi di stato e governo si confronteranno su come e in che termini introdurre un massimale di prezzo per il gas, un meccanismo di controllo per contrastare i prezzi vertiginosi dell’energia trainati dalla guerra. Dal confronto dei leader, dovrebbe emergere un mandato politico alla Commissione europea per presentare una proposta nei giorni seguenti, ma i governi sono ancora divisi sulla forma da dare a un eventuale meccanismo di controllo dei prezzi. Nel pomeriggio di ieri, Italia, Grecia, Polonia e Belgio hanno diffuso una proposta informale (un non-paper) per introdurre un “corridoio di prezzo” ovvero un intervallo non fisso ma dinamico, in vista del confronto che si terrà oggi. Essendo un vertice informale, non sono attese decisioni o conclusioni. Ma il confronto servirà ad avvicinare le posizioni in vista del vertice ordinario dei leader in programma a Bruxelles il 20 e 21 ottobre.

Mediazione italiana sul tetto al gas. Ma da Berlino arriva un altro no

Gas, Gentiloni sulla proposta italiana: “Price cap dinamico può esser soluzione”

“L’idea di un price bloccato può avere delle controindicazioni: il trattamento dei mercati, il trattamento verso i Paesi perchè è chiaro che l’atteggiamento verso la Russia non può essere lo stesso di quello verso la Norvegia o l’Algeria, richiedono uno strumento abbastanza sofisticato. Quindi un price cap dinamico potrebbe andare incontro a questa necessità”. Lo ha dichiarato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, in un intervento su Radio Anch’io su Radio1. “Penso che la discussione tecnica andrà avanti però se la Commissione mette sul tavolo una proposta in vista del vertice del 20-21 ottobre io penso che ormai le posizioni si stiano avvicinando anche se non bisogna demonizzare, bisogna capire anche le posizioni di chi dice ‘occhio che con il tetto al prezzo del gas rimaniamo senza’ però nel frattempo abbiamo gli stoccaggi sopra al 90%, abbiamo ridotto il gas russo dal 40 al 7,5%, quindi quel rischio lì si è molto ridotto in questi mesi”, ha evidenziato Gentiloni.

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